Dopo la partenza ad inciampo al Ciocco l’accoppiata Scandola D-Mack è tornata a sorridere, per i miglioramenti delle gomme anglofone confermate dal doppio podio Sanremo, Targa. Ma ora il Veronese guarda all’Elba, ed al Sardegna, anche se il budget per il WRC non è ancora chiuso.
La stagione tricolore 2018 di Scandola, con il cambio di calzature passando da quelle Francesi alle British D-Mack, non poteva che essere considerata di transizione. Condizioni che non sono certo mutate visto che il prodotto D-Mack sull’asfalto classico deve ancora migliorare molto. Ma i confortanti risultati ottenuti con il cronometro, ed anche nelle classifiche con il doppio podio Sanremo e Targa, la transizione si sta rivelando meno povera di quanto qualcuno si attendeva. Abbandonata la Sicilia ora il lavoro di D-Mack si concentra su un altra Isola quella Elbana, un altra gara tutta asfalto che rientra nell’CIR dopo un assenza lunghissima, una mancanza di riferimenti che non gioca certamente a favore di Scandola. La squadra Veronese però sta lavorando alacremente per cercare di chiudere il budget per essere al via anche in Sardegna, in quella che potrebbe essere la terza gara isolana consecutiva. Una partecipazione che tornerebbe utile anche alla D-Mack che quest’anno nel campionato del mondo non ha perso solamente la terza vettura Ford, ma sta faticando anche a trovare dei punti di riferimento affidabili nel WRC2. Visto quanto Umby aveva fatto vedere due anni fa proprio sulle speciali della Sardegna, inserendosi senza alcun timore reverenziale nella lotta di vertice WRC2 tra Lappi e Suninen, sarebbe molto bello poterlo rivedere in azione nella gara di casa. Senza pagare lo scotto di doversi abituare a speciali iper veloci come in Finalandia o Svezia. Adesso è solo una questione di giorni, per vedere se la squadra Veronese riesce a chiudere il cerchio e riuscire ad essere al via ad una gara che può valere la stagione.