Dopo l’esclusione dall’ultimo consiglio mondiale del Motorsport per non avere sottoscritto un accordo di riservatezza David Richards passa al contrattacco e annuncia un azione legale contro il presidente della FIA, inchiodandolo ad un deriva del suo mandato proprio nell’anno in cui si andrà a nuove elezioni.
Motorsport UK, rappresentata da David Richard, ha minacciato di intraprendere un’azione legale contro la FIA per mancanza di trasparenza, questo dopo l’esclusione del manager britannico dalla riunione del World Motor Sport Council di febbraio, per non aver firmato l’accordo di non divulgazione proposto ai membri del consiglio alla vigilia di questo. In un discorso ai membri della federazione UK Richards ha messo l’accento sui timori di una deriva della FIA che si sta allontanando dai principi di una buona e trasparente governance. Ed è stato particolarmente duro nel definire un fallimento quello di una gestione che nel suo cartello elettorale aveva promesso una nuova gestione moderna, con la nomina di un CEO capace di gestire la FIA con maggiore professionalità, in linea con i nostri tempi, il tutto in piena trasparenza. Una presidenza non accentratrice, capace di delegare la gestione a una squadra professionale, capace di muoversi in autonomia. A fare scricchiolare i rapporti con Richards, uno dei più influenti sostenitori di Ben Sulayem, sono stati i numerosi licenziamenti o le dimissioni, poco chiare nelle loro giustificazioni, di questi ultimi tempi. Partenze che pesano particolarmente nell’ambito dei comitati di revisione e di etica, che oggi risulta limitato e non ha più autonomia dall’autorità del presidente. L’accordo di non divulgazione presentato a inizio febbraio che Richards non ha firmato, ed è così stato escluso dal WMSC, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Una sorta di bavaglio, al momento della nomina nel 2021 i membri del consiglio hanno firmato un accordo di riservatezza (articolo 4 del Codice etico della FIA), in pratica un’accordo di non divulgazione a cui sono tutt’ora legati. Con il nuovo accordo è la FIA a decidere se qualcuno viola i termini del nuovo accordo, senza alcun processo o collegio di riferimento; inoltre per qualsiasi violazione verrà comminata una multa di € 50.000 e si è ventilata una richiesta di danni. Una legge bavaglio che pesa su tutto il WMSC, motivo per il quale Motorsport UK è pronta a intraprendere un’azione legale contro la FIA, a meno non si affrontino le questioni sollevate. Un durissimo colpo alla presidenza di Ben Sulayem, nell’anno delle elezioni FIA, ad oggi non c’è una vera opposizione, ma dopo le beghe si stanno sommando e qualcuno potrebbe cogliere la palla al balzo.