Il Montecarlo ha proposto la solita passerella sfarzosa con un service piazzato in zona porto, strutture decisamente importanti in particolare per i due costruttori presenti in prima persona, ma la funzione primaria ovvero riparare le vetture ridotta all’osso, appena tre ore e mezza di lavoro in tre giorni.
Se l’anno passato le squadre ufficiali avevano storto il naso a causa di una prima tappa senza assistenza, nell’anno del debutto della Rally1, soprattutto per i timori sul funzionamento del kit ibrido; quest’anno il Montecarlo si è presentato con quattro tappe (due intere e due mezze) senza nessuna assistenza se non quella mattutina e il flexi serale di cinquanta minuti. Se da una parte ci si è lamentati molto di un Montecarlo concentrato esclusivamente sulle alpi marittime, lontani dalle strade più ghiacciate di Gap e Grenoble, oppure dell’Ardeché. Dall’altra non è stato proferito un lamento per una formula dove il lavoro vero per le squadre si concentra esclusivamente nel flexi service serale, cinquanta minuti dove potere risistemare l’idroguida a Loubet, che ha disputato ben quattro speciali senza, ed a fine giornata pagava undici pesantissimi minuti di ritardo. Un vero calvario, per un problema che probabilmente si sarebbe riusciti a sistemare in un normale service di metà giornata, un paradosso se si pensa a chi esce di strada sull’ultima speciale l’indomani riparte con i dieci minuti di penalità del super rally. Tre ore e mezza di assistenza è davvero poca cosa per giustificare delle trasferte di personale importanti (nonostante il flexi service), anche perché prima della gara il lavoro più importante (al netto di qualche problema nello shake down) è quello di montare la struttura assistenza e hospitality. A livello sindacale i rally sono quelli che meglio rispondono alla riduzione degli orari di lavoro, ma vista la guerra dei tagli selvaggi ai costi qualche punto interrogativo sorge spontaneo, come si è dato una sforbiciata ai test, forse sarebbe ora di capire in che direzione andare. Certamente l’occhio vuole la sua parte, ed i castelli al service fanno immagine, ma completamente fuori dalla gara, sempre più blindati anche per gli addetti ai lavori, sempre più rari anche gli invitati, ci si domanda a cosa serva tutto questo.