Sulle velocissime speciali della Polonia dopo una tappa Sesks e Paddon hanno fatto esplodere la corsa, dimostrando a tutti che quando le medie orarie si impennano loro fanno un altro mestiere. Ma se Hayden attinge ad un inestimabile patrimonio di esperienza, il pilota lettone è alla sua sesta gara su una rally2 in due stagioni.
Tra i piloti della nuova generazione targata 1999, Sesks è quello con una marea di stagioni alle spalle, visto che ha iniziato a correre a quattordici anni; in questi ultimi anni tra WRC ed ERC non ha mai mancato di mettersi in mostra, ma sulle vetture della classe regina rally2, nelle ultime tre stagioni al volante ci si è seduto appena cinque volte, collezionando due successi assoluti uno ERC e l’altro nel campionato lettone. Della serie anche i più bravi devono confrontarsi con i budget. In Polonia alla sua sesta uscita in rally2, nella prima tappa ha dimostrato di volere portare il suo palmares a tre successi, nonostante sulla sua strada ci siano degli ossi duri come Paddon, che da queste parti è andato due volte a podio quando il Polonia valeva per il WRC e lui gravitava nella squadra ufficiale Hyundai. Nella bouclé mattutina a tenersi stretta la leadership è stato proprio il Neo Zelandese, ma nella replica pomeridiana su delle speciali difficilissime molto scavate e con diverse pietre vaganti Sesks ha inanellato tre scratch consecutivi scrollandosi di dosso il fiato di Hayden. Il resto del gruppo si potrebbe derubricare con un non pervenuto, visto che il terzo in generale è il polacco Marczyk insegue ad una quarantina di secondi, ma dietro al Polacco in una ventina di secondi ci sono ben sette piloti e tra questi ci sono tre classe 1999 (la stessa di Sesks) che a vario titolo hanno tirato fuori dal cilindro prestazioni di tutto rispetto. Il primo in quarta posizione è l’Irlandese Josh McErlean, un ragazzo che non ha mai realizzato delle performance monstre, ma passo dopo passo è cresciuto davvero molto. Al sesto posto c’è il vero prodigio d’oltralpe Mathieu Franceschi, il campione terra francese alla sua prima stagione internazionale continua ad impressionare, soprattutto in una gara velocissima come il Polonia. Mentre in settima ma solamente a qualche manciata di decimi dal pilota di Fayance c’è un Mabellini sempre più a suo agio nella lotta per la testa dell’ERC. A differenza del Francese non manca l’esperienza internazionale, ma al contrario mancano i chilometri sulle rally2, eppure in una gara anomala per le nostre abitudini ha staccato dei tempi sempre all’altezza, tenendo dietro senza troppi complimenti il suo capitano Llarena.