Il primo luglio prende il via il Silk Way Rally con partenza da Omsk in Russia, la seconda città degli Urali. La gara prevede 10 tappe che attraverseranno la Siberia, la Mongolia da Ovest a Est.
Il Silk Way si presenta come uno dei rally più duri e selettivi di questa stagione, la pedana di partenza questa volta sarà ad Omsk una delle capitali siberiane, dopo lo sconfinamento in Mongolia attraverserà il famoso Deserto dei Gobi per concludersi ad Ulaanbaatar l’11 luglio. 5250 km, di cui più di 2850 di prova speciale. Nel 2019, ultima edizione disputate, a vincere fu Nasser Al-Attiyah quest’ anno assente. La lotta per il successo dovrebbe svolgersi tra Yazeed Al Rahji, con il Toyota Hilux Overdrive Racing, i russi Denis Krotov, su Mini Cooper Works Rally e Vladimir Vasilyev, su Mini Cooper Countryman, il kazako Andrey Cherednikov e il ceco Miroslav Zapletal su Ford F150 Evo, i francesi Guerlin Chicherit, su Century Cr6, e Jérome Pélichet con il buggy Optimus Md. In pochi anni la categoria SSV è cresciuta rapidamente in popolarità. Nella categoria T3, riservata ai prototipi favorito è il pilota russo Pavel Lebedev, con il Can Am Maverick Xrs che dovrà fare i conti con gli Zephyr di Lionel Baud e Jean-Luc Pisson-Ceccaldi, e i Polaris Rzr dello spagnolo Josè Pena Campo e dell’italiano Enrico Gaspari. Nella categoria T4, riservata alle SSV di serie modificati per i rally all terrain, ci sono alcuni volti noti, tra cui l’olandese Kees Koolen e l’italiano Eugenio Amos, entrambi con le Can-Am Maverick Xrs, mentre con i Polaris Pzr Pro Xp ci saranno il giapponese Shinsuke Umeda e l’italiano Michele Cinotto. Nei Camion con ben sette equipaggi iscritti, il team Kamaz-Master è da ritenersi ancora una volta favorito al via. Ci sarà senza dubbio battaglia tra l’ultimo vincitore Anton Shibalov e i suoi compagni di squadra Andrei Karginov, Eduard Nikolaev, Dmitry Sotnikov e Airat Mardeev, tutti già vincitori della gara. Nel Kamaz Master Team Solo Bogdan Karimov e Sergey Kupriyanov non hanno ancora vinto il rally. A cercare di tenerli fuori dal podio saranno i camion bielorussi Maz-Sportauto guidati da Siarrhei Viazovich e Aliaksei Vishneuski ed il Renault dell’olandese Maarten Van Den Brink e suo figlio Mitchell con il Volvo.