Oramai mancano pochi giorni alla chiusura delle iscrizioni per i campionati FIA e del rally di Montecarlo, a prendersela comoda però è solamente Skoda che quest’anno sembra decisa a lanciare la sua sfida al WRC2 a partire dalle speciali del Varmland, ed al momento l’unica certezza è Veiby.
Da Mlada Boleslav tutto tace, ad andare avanti a ritmo serrato sono solamente i test e le prove in vista del 2018, in particolare quelle per lo Svezia. La filosofia resta quella di tentare l’assalto al WRC2 con una squadra molto giovane. Anche se nessuno si è pronunciato sul futuro del campione uscente Pontus Tidemand, è abbastanza evidente che il silenzio tombale sceso tra lui e Skoda, oltre all’assenza dalle attività di sviluppo e test sulla Fabia, sia presagio di un divorzio solo da ufficializzare. Se l’apporto del pilota di casa Kopecky nelle gare asfalto sembra destinato a continuare, il predestinato a prendere i gradi di prima guida sembra essere il giovane Ole Christian Veiby. Nel WRC2 ha sbattacchiato qualche volta di troppo, ma tutto sommato non ha sfigurato, certo molto dipenderà dalla concorrenza. La lista dei canditati messi alla prova tra gare e test è di quelle ben nutrite, ma per il momento nessuno sembra avere lasciato il segno. L’unico che potrebbe avere ancora una porta aperta è Juuso Nordgren, per il quale potrebbe esserci in cantiere un mini programma di 4 gare ampliabile in base ai risultati. Ipotesi improbabile se i risultati saranno quelli piattini e senza acuti strappati nelle due uscite WRC2. Negli ultimi giorni non sono mancati ammiccamenti e strizzate d’occhio in direzione di baby Rovanpera. Ma vista la giovane età di Kalle a Mlada non sembrano intenzionati andare oltre a un programma a mezzo servizio di quattro gare, che starebbe a Rovanpera completare con un budget personale. Proposta che però al suo management stride un pochino perché implicherebbe il rispetto delle gerarchie ufficiali, ma con apporto di budget. Anche se l’obbiettivo di Kalle è un 2018 di esperienza, questo non significa che possa coincidere con programmi a mezzo servizio con il rischio di scottature. M-Sport con la quale ha iniziato a collaborare potrebbe mettere sul piatto condizioni altrettanto interessanti, con possibilità di sviluppi futuri a 360°. Ed un trattamento che nel caso di programma a metà tra l’ufficialità e l’auto finanziato, permetterebbe al Finlandese di programmarsi come meglio desidera e senza vincoli di squadra. Come è stato negli ultimi anni per Evans, Suninen e Camilli.