SOLBERG ESAMI DI LAUREA

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La presenza in Catalunya al volante della Hyundai i20 plus per Oliver Solberg ha il sapore di una sorte di tesi di laurea, un ulteriore iniezione di pressione visto che la squadra non si è ancora pronunciata sui programmi 2022 per la terza vettura ufficiale. Nel frattempo, anche lo Svedesino cambia navigatore scaricato Johnston al suo fianco arriva Craig Drew.

La pressione in una gara è uno degli elementi che permettono di valutare a 360° le doti di un pilota, ma nel caso di un ventenne come Oliver affidarsi ad una prova di esame per valutare quale potrebbe essere il suo ruolo nel 2022 è abbastanza rischioso perché difficilmente le risposte potranno essere attendibili, indipendentemente queste siano positive o negative. Anche nel caso le decisioni fossero già prese, o quasi, l’intero affair per la terza guida Hyundai 2022, pur esulando da quello che è il mercato piloti sta mettendo sulla graticola le terze linee della squadra di Alzenau. Di sicuro il cambio di navigatore in questo momento particolarmente delicato non è certamente il massimo, oltremodo rientra in un novero di scelte di quelle abbastanza inspiegabili. Il salto generazionale tra Oliver classe 2001 e il suo nuovo navigatore Craig Drew classe 1983 è decisamente importante, inoltre la storia alle note di Craig è bella corposa ed inizia nel 2004, ma a livello di esperienza internazionale questa è limitata quasi esclusivamente alla serie nazionale a stelle e strisce, al fianco di David Higgins (dal 2011), campionato che Oliver ha disputato nel 2019, ed i due sono stati compagni di squadra con la Subaru USA. Una scelta che sarebbe stata più comprensibile se avesse imbarcato qualche co-driver di peso come Seb Marshall che lo ha affiancato in occasione dell’Arctic al suo debutto sulla WRC plus. Se andiamo ad analizzare nel dettaglio la stagione Hyundai di Oliver ad abbondare sono solo i ritiri, un netto contrasto con la passata stagione e l’impressione è che il ragazzo continuando ad alternarsi al sedile della plus e della rally2 stia faticando a trovare il suo equilibrio soprattutto nel WRC2. La tesi di laurea in versione Catalana nel caso di Solberg è un passo rischioso, il suo talento lo ha già dimostrato, ed ora non servono esami, ma un percorso di crescita chiaro: una stagione al volante di una rally1, oppure un’altra nel WRC2, ma non certo una stagione part time sulla terza vettura. Lo scorso anno Kalle nella sua prima stagione nella massima serie ha avuto a disposizione la terza vettura full-time, con un solo ritiro e sei piazzamenti nella top five ha fatto qualcosa di stratosferico per un debuttante. Una stagione di crescita perfetta; ma, nonostante Seb e Elfyn nella corsa al titolo piloti abbiano fatto un secco uno due, il titolo costruttori per cinque punti è andato alla Hyundai. Una dimostrazione lampante dell’impossibilita di sfuggire al teorema della botte piena e la moglie ubriaca.

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