SOLBERG OUT MIKKELSEN IN

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A darne comunicazione sono state le parti in maniera congiunta, di sicuro per Oliver si è trattato di una decisione della squadra che lo ha spiazzato, visto che sino alla passata settimana non si era mai realmente guardato intorno. Il fatto che la squadra preferisca puntare su due terze guide di esperienza spalanca le porte al ritorno ad Alzenau di Mikkelsen.

La posizione di Solberg dalla fine dell’Acropoli alla Nuova Zelanda è rimasta un grande punto interrogativo, probabilmente la decisione di puntare ad una terza vettura in alternanza vera (non come quest’anno) con piloti di esperienza è maturata quando è stata messa sul piatto a Sordo un’altra stagione. Ma questa volta con un part-time vero, e non un mini programma di tre quattro gare. In ballo però qualcosa per Oliver ci deve essere stato, probabilmente una quarta vettura, ipotesi che potrebbe essersi schiantata sui budget, quando le parti si sono confrontate. Altrimenti è davvero difficile da comprendere come mai la Solberg family non si sia mai realmente guardata intorno fino a questa settimana. Dall’altro canto è evidente che Sordo ha accettato la proposta di Alzenau, visto che sarà lui a correre il Giappone e macinare esperienza in previsione di un 2023 dove l’asfalto sarà suo. A sostituire Oliver, è in arrivo, o meglio di ritorno Andreas Mikkelsen, il Norvegese dovrebbe prendersi in carico la Svezia e gli altri slot sulla terra più veloce. Una decisione dove hanno avuto un peso anche i due anni e mezzo trascorsi ad Alzenau con quattro podi nel 2019 e uno nel 2018, ma sul suo curriculum a pesare molto sono gli anni in Vw dove ha messo nel carniere i suoi tre successi nel WRC. Alla fine della passata stagione la promozione di Oliver sulla terza vettura per quasi tutto l’anno era stata fatta in ottica futura. Copiando il modello Toyota con Rovanpera. Ma soprattutto c’era il dubbio su quanto fosse difficile la nuova rally1, e se il vantaggio della posizione di partenza quando si utilizza una terza guida part time, fosse sufficiente a compensare il feeling di un pilota che sulla rally1 ci corre tutto l’anno. Ma proprio in Grecia con le prestazioni di Loeb, Sordo e Loubet è arrivata l’ennesima conferma che nulla era cambiato rispetto all’era delle plus.

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