Nell’ultimo round del campionato Britannico il Visit Conwy Cambrian Rally Oliver Solberg ritorna al volante della Volkswagen Polo R5 e dopo due anni di magra in WRC2 e WRC targati Hyundai va subito a centro, otto scratch su dieci speciali tagliano le gambe ai suoi avversari, ma soprattutto tornando a divertirsi.
Con il titolo britannico oramai assegnato a Osyan Price, il neo campione in carica, ed il suo principale avversario l’Irlandese Cronin, non si sono presentati alla partenza del Visit Conwy Cambrian Rally. Un assenza che ha spianato la strada ad Oliver Solberg, vuoi perché il valore del ventiduenne Bell Ruairi (il più forte degli avversari di Oliver) lascia ancora a desiderare, ma soprattutto perché gli ha permesso fisicamente di essere al via visto che la sua Polo era quella della Melvyn Evans con la quale Price ha vinto il suo titolo. Il peso di questo successo non è sicuramente quello di una gara di WRC2, ma restituisce al giovane Oliver la giusta serenità e il piacere di correre, quello che non aveva più in Hyundai. Dopo una partenza soft nell’apericena in notturna del venerdì Oliver nella prima bouclé del mattino ha velocemente ritrovato i suoi automatismi con la Volkswagen Polo, ed in sole quattro speciali ha messo una bella minutata tra se ed il primo dei suoi avversari. Una gara chiusa senza troppi complimenti, ed a parte la speciale finale quando ha alzato il piede, nelle altre prove non si è mai curato degli avversari, unico obbiettivo cercare di ritrovare il giusto passo sulla rally2, quello che sulla WRC2 di Alzenau non è mai riuscito a trovare. Un segnale interessante guardando al futuro, e questa potrebbe non essere la sua ultima uscita stagionale al volante della Polo. In questo momento è fondamentale per Oliver riuscire a trovare le giuste sensazioni per decidere cosa fare nel venti ventitré. Continuare l’apprendistato su una Rally1 gestita privatamente al fianco di M-Sport, ma senza un reale sbocco almeno sino al 2025, stagioni molto costose e probabilmente avare di risultati. Nel caso di un passo indietro sulla Rally2, dal punto di vista della guida c’è poco che può ancora imparare, ma ha la possibilità di puntare a campionati come il WRC2 Open e Junior, due serie combattutissime, dove potere acquisire quella solidità mentale che sino ad oggi gli è mancata.
