Il pilota Spagnolo parte con brio e nella replica pomeridiana è uno dei pochi a non commettere errori e capitalizza la sua posizione di partenza, mettendosi alle spalle un ottimo Suninen ed Tanak sempre tra i primi anche quando deve ricoprire l’ingrato ruolo di apripista.
Con delle strade asciutte e polverose, ed un fondo che tende a scavarsi molto rapidamente disseminando l’intero tracciato di pietre e pietroni, i colpi di scena non mancano, ma dalle retrovie l’unico in grado di capitalizzare sino in fondo il vantaggio di partire da dietro è Dani Sordo. La terza guida Hyundai ha brillato soprattutto per il suo passo spedito ma regolare, che gli ha permesso di battere una lunga serie di tempi all’interno della top 3. Perfetto perché in grado di preservare la sua meccanica su un fondo durissimo, senza cadere in quelle esagerazioni che poco o tanta hanno condizionato la gara del resto del plotone. Alle sue spalle in volata va a prendersi la piazza d’onore un grintosissimo Suninen che lo tallona a 10″.8, il Finlandese commette qualche sbavatura e non riesce a tenersi stretta la leadership conquistata nelle prime speciali, ma dimostra velocità e nessuna vogli di mollare l’osso. Molto più che a sorpresa in terza posizione chiude la giornata un Tanak in versione XXL, nella boucle del mattino l’Estone pur partendo secondo sulla strada riesce a restare nel vivo della bagarre per la leadership della gara. Un ritmo impressionante che riesce a mantenere anche nella replica pomeridiana, con Ogier fuori dei giochi, andato al tappeto dopo avere compromesso l’anteriore sinistra su un masso nella miniera del monte Baranta. Per nulla intimorito dal dovere aprire la strada Tanak aggancia la leadership che nel finale cede a Sordo per due manciate di secondi abbondanti. Alle spalle dell’Estone troviamo la Hyundai di Mikkelsen che in volata salta la Ford Fiesta di ed Evans ed inseguono rispettivamente a 20”.2 e 20”.3, le vetture dell’ovale blu hanno dimostrato su questo tipo di terreno, rotto scivoloso ma lento un ottimo stato di forma, all’inizio sembravano in grado di prendere con autorità la testa della gara, ma qualche problemino e soprattutto delle sbavature di troppo gli hanno impedito di confermare la loro leadership. Appena fuori della top five Meeke, mentre Neuville dopo un avvio non così incisivo come si poteva pensare, rimedia un paio di testa coda che lo fanno scivolare a poco meno di un minuto dalla testa della gara. Un’altra gara da dimenticare per Latvala, parte bene prende la testa ma nel secondo passaggio sulla Tula taglia un tornantino, finisce gambe all’aria riparte, ma nell’ultima completa l’opera con un uscita di strada definitiva.