SORDO VOLA VERSO IL BIS

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Il pilota Spagnolo amministra con autorevolezza il vantaggio accumulato nella prima frazione, nonostante alle sue spalle Ogier e Neuville se le diano di santa ragione in un braccio di ferro che promette un finale al fotofinish, ai due paga qualche secondo Evans che agguantata la quarta piazza ai danni di Suninen.

La seconda frazione con i suoi settantaquattro chilometri da buttare giù tutti nella sezione mattutina propone una gara con tanti fronti aperti a tenere alto l’interesse per una gara che potrebbe dare un importante svolta alle classifiche iridate. In testa alla gara prosegue la sua marcia solitaria un Dani Sordo in forma smagliante, che amministra il vantaggio accumulato nella tappa di ieri con grande padronanza e concede qualche secondo in più ai suoi avversari nelle due speciali finali quando comincia a fare di conto con la mezza minutata che lo separa dagli indiavolati Neuville e Ogier. I due danno vita ad un appassionante braccio di ferro, dove cercano di fare la differenza con scelte di gomme differenti come nella boucle del mattino dove Neuville imbarca una scorta in più, mentre nel pomeriggio Ogier tenta un azzardo incrociando le mescole dure e medie. Scelta che gli permette di bruciare la seconda posizione a Neuville. Tra i due il distacco è di appena 1”.5 ed il terzo round sarà quello che deciderà chi salirà sul secondo gradino del podio, una posizione importantissima sia in ottica mondiale piloti, che in quella costruttori con una sfida sempre più in bilico tra i Coreani e la casa Nipponica. Quarto un Evans superlativo quanto il suo compagno di squadra, ma a differenza di ieri forse ha rischiato qualcosa in meno, con una classifica abbastanza consolidata rischiare tutto con il margine di punti 18 punti nella classifica piloti è fuori luogo, quanto i punti che deve garantire per il titolo costruttori con Rovanpera che è andato out in mattinata. A mettergli pressione c’è però un Suninen che non vuole mollare, nonostante in mattinata abbia sistematicamente perso secondi scivolando dalla seconda posizione alla quinta con una Fiesta che sfumato il vantaggio della posizione di partenza dimostra di essere ancora in debito prestazionale.      

CLASSIFICA

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