STOP 2035 CONFERMATO

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Il consiglio Europeo dopo un balletto di un paio di settimane ha ratificato la messa al bando dei motori endotermici nel 2035, passa il principio sulla neutralità tecnologica ma solamente per qualche nicchia, ma nella sostanza se ne riparlerà nel 2026 quando si farà un nuovo punto con la risposta del mercato e delle case costruttrici.

In questo mese si è fatto un gran polverone, tra la transizione green dell’Europa, la ratifica della data del 2035 allo stop alla vendita dei motori endotermici, la neutralità tecnologica, e-fuel e biocarburanti, ma il risultato finale è stata la ratifica al 2035 dello stop. Il principio della neutralità tecnologica è passato, ma è rimasto abbastanza nascosto tra le righe lontano dai titoli. Ma fa sorridere il fatto che oramai sia tutto deciso, ma solamente sino al 2026 quando si farà un nuovo punto, sulla decarbonizzazione ed ovviamente sul mercato. Più che di decisioni politiche l’impressione è che si vada avanti per grandi titoli, ma in realtà la transizione la determineranno le case costruttrici ed il mercato. Un animale il mercato che va dritto dove l’economia lo porta, ed in questo momento le idee non sono così limpide, a partire dai costruttori dove non è chiaro chi abbia scommesso su questo oppure su quello. Una parte del futuro passa sicuramente per l’elettrificazione, ma nemmeno le stesse case costruttrici hanno un idea in quale percentuale, con una parte di marchi rimasti indietro che stanno inseguendo con il fiatone, ma dall’altra c’è chi ci ha creduto ed è anni avanti ma oggi sta rallentando. I punti interrogativi sul futuro sono tutt’altro che sciolti, la bilancia tra green, funzionalità, tecnologia e soldi, è un’equazione alla quale sino ad oggi nessuno è riuscito a dare una risposta. La sfida al futuro è più aperta di quanto si possa credere e non ha nulla a che vedere con il teatrino dei titoli mandato in scena dalla politica.

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