Il primo a pagare dazio sulle strade della Sardegna è Teemu Suninen, un errore abbastanza veniale ma la vettura non riesce a riguadagnare la sede stradale, un destino simile a quello del compagno di squadra Fourmaux che con la Fiesta Rally 2 si ferma nella speciale seguente.
Il destino del Finlandese è stato simile a quello del Montecarlo, sulle strade del sud della Francia però quando uscì di strada aveva in meno uno scratch che la diceva lunga sul ritmo di Teemu. Questa volta invece stava mantenendo un passo tranquillo, la smania di partire dietro ed avere la possibilità di fare la differenza non sembrava averlo indotto a forzare il passo, anzi stava aumentando il suo passo con naturalezza, ma una curva presa con qualche chilometro orario in più del lecito gli ha impedito di agganciare la corda ed è rotolato fuori, danni pochi, ma anche se la sede stradale era qualche spanna più in su non è riuscito a riguadagnare la carreggiata. Un errore veniale è anche quello che ha tradito Fourmaux l’altro driver di M-Sport che assieme a Suninen si sta alternando tra WRC plus e Fiesta R5. Un peccato perché dopo quanto fatto vedere in Portogallo la Fiesta + prometteva bene, ma oggi con il continuo alternarsi di piloti e copiloti è davvero difficile da capire se il lavoro fatto per affinare le vetture sia andato nella direzione giusta anche per il Sardegna. Non riuscire ad avere punti di riferimento precisi per M-Sport da una parte è un problema, ma dall’altra consente di mascherare meglio tutti i limiti di una squadra in difficoltà con i budget per le trasferte, figuriamoci .. . Quello che dispiace è assistere ad una sorta di lapidazione mediatica, dove spesso ci si dimentica delle condizioni in cui opera la squadra, citando troppo spesso lo zio Malcolm ma dimenticandosi che da quando Ogier a traslocato il timone della gestione sportiva è passato di mano e la filosofia di oggi, non solo nell’attribuzione dei sedili è quella di un affitta macchine.