Nonostante il nuovo regolamento sulla starting list che obbliga Ogier a partire per primo e pulire la strada agli altri, il campione del mondo in una gara ad eliminazione durissima è riuscito a piegare tutti e ciliegina sulla torta ha messo in carniere l’ennesima power stage.
Il tracciato ed il fondo della Sardegna 2015, hanno reso la gara Italiana del mondiale la più dura, selettiva ed affascinante del mondiale. Ed a imporsi non poteva essere che lui sua maestà Ogier, il nuovo regolamento sugli ordini di partenza sicuramente l’ha penalizzato e non poco, ma Seb è riuscito a tenere sempre un ritmo altissimo, sufficiente a contenere il ritardo quando doveva pulire la strada, e non più del necessario per recuperare il ritardo senza cadere in affanno. Un metronomo non ha sbagliato niente, salvaguardando la sua meccanica ma sopratutto non cadendo in tutti i trabocchetti del percorso che hanno tradito tutti gli altri. Alle sue spalle un Paddon eccezionale, non solo ha capitalizzato l’ordine di partenza, ma ha saputo tenere quando le condizioni erano quelle per tutti, Ogier compreso. Nel finale subito dopo il sorpasso della Polo numero 1, commette un errore che fortunatamente gli costa solo 1 minuto e mezzo, e riesce così a salvare una piazza d’onore meritatissima. La Hyundai va però a podio anche con Neuville, il Belga però è stato autore di una gara claudicante tra errori ed un passo decisamente scarso, a servirgli il bronzo su un vassoio di argento sono stati i suoi avversari che tra errori e cedimenti sono spariti uno ad uno dai vertici della classifica. Ultimo Ostberg si distrae sbatte danneggia i freni e sprofonda anche lui, con il podio a portata di mano.