La paura di non farcela c’è stata, ma finalmente è arrivato il semaforo verde da FIA e promoter, ma soprattutto dalla contea di Umea; all’appello mancano ancora gli accordi territoriali con due delle diciannove speciali del percorso ma si tratta solamente di dettagli che non possono certo affossare il nuovo Rally Sweden.
Il nuovo percorso della Svezia doveva essere pronto già a metà estate, ma tra i ritardi legati alla pandemia per i rallentamenti della burocrazia, ed un’organizzazione che impegnata nel trasloco forse ha preso sottogamba gli accordi con i proprietari delle strade che si sono rivelati più ostici del previsto. D’altronde si tratta di speciali completamente nuove per il WRC, oltre quattrocento chilometri a nord di Umeà. In questi ultimi giorni l’attività è stata frenetica, tra l’ispezione del percorso della federazione e del promotore, ed una serie di trattative con le autorità locali, ed i proprietari delle strade non stop che ha consentito di avere in mano le carte che mancavano per lo shakedown e quattro speciali per le quali mancavano ancora tutte le autorizzazioni. In realtà all’appello di questa stasera mancano ancora dei documenti per due delle speciali che erano in bilico. Problemi che però dovrebbero essere oramai in via di definizione, e comunque, le domande complete presentate all’ufficio competente della contea di Umeà sono bastati per avere il via libera. Anche se il programma completo ad oggi non è ancora stato presentato alle squadre (mancando ancora due speciali), la federazione ha concesso un extra time di qualche giornata per riuscire ad avere il percorso in versione definitiva.