SWEDEN E SAMI LA STORIA INFINITA

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Da quando si corre ad Umea il braccio di ferro tra il rally Sweden e la comunità Sami, allevatori di renne della Lapponia, è diventato un classico dove in realtà i temi green e difesa dell’ambiente si sono sempre conclusi attorno ad un tavolo, ed anche questa volta tra proposte, accordi e rilanci è probabile l’impasse si risolva con un accordo economico.

A fine dicembre sul tavolo delle trattative quando i Sami hanno messo sul piatto, a mezzo stampa, l’eventualità di opporsi ai nulla osta necessari allo svolgimento della gara, sono bastati un paio di articoli per diffondere il panico tra i fans e gli addetti ai lavori. Ed anche se il film a grandi linee è il medesimo che si va ripetendo di stagione in stagione, tutti continuano a cadere dal pero e si stracciano le vesti, come se il rally fosse realmente a rischio. L’impressione è quella si tratti di una partita squisitamente economica, dove è difficile stabilire i confini delle ragioni di una e dell’altra parte. Le renne ed eventuali spostamenti in pascoli più lontani dalle strade del rally non sono il solo problema, altrettanto importante è il deterioramento delle strade, con il format del mondiale dei due passaggi i danni la dove la strada è meno ghiacciata sono decisamente importanti. E’ quindi evidente che da una parte ci sono i Sami a pretendere un indennizzo, e mettendoci di mezzo il green e la tradizione riescono a fare la voce più grossa. Dall’altra c’è un organizzazione alle prese con budget importanti ma con margini limitati fuori da certe voci di spesa, inoltre è evidente la volontà di non andare a rivedere il percorso, per evitare di allontanarsi troppo da Umea. Un tira e molla che sembrava essersi concluso a fine gennaio con la decisione favorevole alla gara del consiglio amministrativo della contea. Questa settimana però è arrivato il rilancio della comunità Sami, con un ricorso a questa decisione, ed in un documento di sei pagine, si chiede revoca dei permessi per le prove di Umeå Lång (Km 10,08), Västervik (Km 29,35), e Vännäs (Km 15,65). Un totale di centodieci chilometri cronometrati, un colpo di spugna che andrebbe ad azzerare la tappa finale. Una situazione per ammissione degli organizzatori poco chiara, che coinvolge anche gli organi governativi già in contrasto con la comunità Sami per l’apertura di nuovi siti industriali e dei parchi eolici. E’ difficile credere la contea sia disposta a giocarsi la presenza del WRC, per cui la decisione può essere solamente one way. Ma il prolungarsi negli anni di questa situazione richiederebbe da parte del promotore una presa di posizione chiara e definitiva.

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