Tanti sono stati i lati negativi della prima edizione targata Umeà, molti li abbiamo sottolineati nei giorni della gara e su questi sarà debito tornarci, con uno spirito critico costruttivo, perché crediamo che un round on ice sia anche poco. C’è però stata anche una sorpresa positiva, quella di un pubblico che ha risposto in maniera importante e calorosa.
A decretare il successo di una manifestazione rallystica è un insieme di aspetti tecnico organizzativi, sfumature che in gare particolari come quelle del WRC si moltiplicano e possono fare una grande differenza. Ad Umeà i problemi tecnico organizzativi sono stati tanti, ma tra le sorprese positive c’è stata un impressionante risposta del pubblico. In passato una delle ragioni che ha sempre fatto molta paura alla macchina organizzativa svedese, era un trasloco nelle regioni più a nord dove la densità della popolazione è molto più rarefatta. Ed invece la risposta della gente è stata quella delle grandi occasioni, soprattutto nelle Arene allestite non lontano dalla cittadina di Umeà l’afflusso è stato impressionante, a dimostrazione della grande passione che accompagna i rally nella penisola scandinava. Una risposta che la Svezia di Hagfors prima e Torsby poi hanno visto diminuire anno dopo anno, con una gara sempre più lontana da Karlstad il capoluogo. Nelle ultime edizioni a garantire un importante bacino di spettatori era stata la vicina Norvegia, dove il rally sconfina oramai da anni. Inoltre, geograficamente la vicinanza dalla capitale Norvegese Oslo dava una bella mano. Ma nonostante il rally si sia spostato seicento chilometri a nord, ed anche allontanato in maniera importante dal confine norvegese, l’armata dei fiordi ha continuato a fare sentire la sua presenza in maniera importante, e una maggiore vicinanza ai confini Finlandesi ha contribuito a fare arrivare qualche finlandese in più. Ma la differenza vera l’ha fatta il calore del pubblico di Umeà che oltre alla passione per i rally ha dato la risposta che merita un grande evento. Tutto sommato il pubblico non è mancato nemmeno sulle speciali più lontane dai centri abitati, nonostante i punti di accesso fossero molto pochi e ancora meno i punti di osservazione interessanti, visto l’abuso di rettilinei senza precedenti. Un successo che deve essere la base di partenza per le edizioni a venire, le zone riservate al pubblico sono sempre state all’altezza della situazione, con attenzione alla sicurezza ma soprattutto ai servizi offerti. Con accessi e zone pubblico allestite in maniera adeguata, con i batti pista.