Nonostante un primo passaggio mattutino su un fondo che riserva pochissimo grip per tutti e permette a Neuville di parere qualche colpo, nella replica pomeridiana Tanak capitalizza la sua posizione sulla strada e allunga con decisione.
Un paio di giorni di ricognizioni, uno shake down andato via sotto la pioggia, ed un terreno con un fondo duro e compatto, ma che tra sottobosco e l’umidità (unita alla nebbia) mattutina mantiene alta la scivolosità ha rimescolato completamente le carte. Almeno nella prima boucle. Ad approfittarne nella prima tornata è stato un Neuville determinatissimo, aiutato da un pasticcio nella partenza della lunga dove ha potuto godere di un vantaggioso tempo imposto. La mancanza di grip ha permesso di difendersi al meglio anche ad Ogier, mentre Tanak sia pure senza uscire dalle righe è andato a prendersi il comando con uno scratch sulla lunga. A pagare dazio sono stati tutti quelli che partivano dietro, vuoi perché il briciolino con il passaggio delle vetture impastava un pochino e diventava più scivoloso. Ma soprattutto perché su quel genere di fondo ad aderenza zero la differenza tra le prime guide e le seconde in termini cronometrici pesa molto di più. Abbastanza per mettere alle corde anche driver fortissimi come Meeke, che sullo scivoloso ha sempre ceduto qualcosina in più per una guida irruente e poco fluida, e Loeb che correndo a spot in certe condizioni non può certo avere il passo dei primi tre. Così il primo giro ha visto i tre moschettieri chiudere il giro in un fazzoletto di soli 6”. Ma il pomeriggio il fondo è asciugato, il briciolino ha cominciato a rallentare chi partiva per primo in soli 50 chilometri di speciali Neuville ha dovuto cedere ad uno scatenato Tanak, autore di un doppio scratch 25” pesantissimi secondi. Ogier stringe i denti e salva la sua piazza d’onore ma il suo ritardo sale a 23”.1; assumendo una dimensione sempre più difficili da recuperare. Per le seconde guide continua lo sprofondo, ad eccezione di Loeb che con quel pizzico di grip in più trova subito il passo giusto, ed è l’unico a tenere gli scarichi della Yaris dell’Estone che sembra volare. Bronzo provvisorio a fine giornata per Latvala che su questo tipo di fondo dimostra di cavarsela e capitalizza il vantaggio della Yaris nel veloce. Senza un errore sull’ultima speciale vera, dove sbaglia in un bivio manda in stallo la Yaris e perde una manciata di secondi, avrebbe messo sotto scacco Ogier che però tiene sempre nel mirino ad appena 6”.4.