I due capofila della Svezia sono partiti questa mattina da Umeà separati da appena 2”.6 e dopo un intera giornata a tutta rientrano al service di fine tappa con Tanak davanti e Breen staccato di 8”.6, una sfida sul filo dei decimi di secondo che promette scintille anche nell’ultima frazione.
Con tutti i pretendenti al successo vicini nella posizione di partenza, ed a posizione invertite la strada non è più riuscita a fare una grande differenza, ed i primi se le sono date di santa ragione una speciale dopo l’altra, in un continuo botta e risposta. Con la classifica di ieri sera era abbastanza scontato che Tanak sarebbe andato a caccia di Breen, il feeling con la sua Puma non è ancora al 100% ma questo non lo ha certo fermato. Quello che non ti aspetti invece è stato un Breen fuori dalle righe in grado di ribattere colpo su colpo, anzi probabilmente con quel qualcosina in più, e nella replica della lunga, nonostante una delle gomme anteriori si sia delaminata negli ultimi chilometri della prova lunga di Floda (nella replica pomeridiana) è riuscito a contenere il suo ritardo da Tanak e per pochi decimi non gli ha mollato la testa della gara. Nelle ultime due speciali di giornata, con il calare delle tenebre l’Estone cerca il colpo di incontro ma delamina anche lui l’anteriore sinistro e nonostante un dritto riesce a prendere il comando, ed al service si presenta con 8”.6 sul suo avversario, dopo un finale roccambolesco dove i due rischiano tutto e rimediano anche qualche svarione. Domani sarà un’altra tappa pirotecnica, le speciali sono solamente tre ma la Västervik misura ventisei chilometri e mezzo, con due passaggi a stretto giro di posta, una lunghezza importante soprattutto nella replica se il fondo si lascerà andare come ieri e oggi. Il Finlandese Lappi terzo ieri sera questa mattina è partito con una regolazione non perfetta, ma in qualche maniera è riuscito a resistere al ritorno di Rovanpera. Nel pomeriggio però quando le cose andavano meglio a qualche curva dal fly finish della lunga ha delaminato l’anteriore in appoggio. In qualche maniera è riuscito a salvarsi con un testa coda, ma si è innevato e prima di uscirne ha perso sette minuti abbondanti e una solida terza piazza. Sul terzo gradino del podio provvisorio ci sale così la Yaris di Rovanpera, il campione del mondo ha attaccato a più non posso ma è riuscito solamente a raggranellare pochi decimi sui suoi avversari, e sulla lunga ha rimediato anche lui un testa coda, che però fortunatamente gli è costato si e no una manciata di secondi. Nelle ultime due speciali un Neuville XXL lo ha riagganciato e sorpassato sul filo di lana, e domani la sfida per la terza posizione si annuncia altrettanto appassionante del braccio di ferro di testa.