TANAK PRENDE IL VOLO

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Il sole ed un cielo azzurro saluta la giornata di Panzerplatte, che con i suoi due passaggi sulla speciale di 41 chilometri promette di dare una svolta alla gara e magari anche al mondiale. Al pronti via nell’Arena Neuville va subito al tappeto lasciando via libera a Ogier, mentre Tanak sulla lunga si scrolla di dosso Mikkelsen che fatica a contenere il ritorno di Ogier.  

Anche in Germania le Fiesta sono partite a tutta come se non ci fosse un domani, ma a differenza della Finlandia tenendo dalla loro quel minimo di margine, pronti appena la classifica gli ha permesso di alzare quel tanto che basta per tenere a bada la concorrenza senza rischiare ad ogni curva. Ed oggi la musica è stata la stessa, con Ogier che già sulla breve prova spettacolo dell’Arena vede andare al tappeto Neuville che in un taglio fa fuori la sospensione posteriore destra ed è costretto a deporre le armi. Togliendo così la pressione del Francese che nei punti più critici evita di aggiungere altri rischi ai tanti che propone il percorso e controlla una terza piazza che vale oro, permettendosi anche il lusso di andare a soffiare sul collo di un Mikkelsen che già alla fine della prima boucle perde le ruote di Tanak. L’Estone anche lui è a tutta ma più che pensare ad un attacco frontale sembra cercare di marcare stretto il Norvegese in maniera da incrementare il suo vantaggio, evitando pericolosi svarioni. Ma tra qualche errore veniale, ed una Citroen C3 che sullo sconnesso asfalto di del campo militare ritorna a mostrare un certo nervosismo sul posteriore, Andreas deve mollare la scia di Tanak. Ma non può certo rilassarsi perché i tempi di Ogier sono vicini a quelli dell’Estone e comincia ad alitargli sul collo in maniera preoccupante. Conscio che però nessuno dei Fordisti ha voglia di spingere sul serio (cn tutti i rischi che comporta) nella boucle pomeridiana piazza un paio di stoccate sufficienti a rimettere qualche secondo tra la sua piazza d’onore ed il pilota di Gap. Così a fine giornata Tanak può contare su 21″.4 su Mikkelsen e 29″.6 su Seb, una pesante ipoteca sul suo secondo successo iridato, con un Ogier concentrato sui punti iridati, ma pronto a dare una zampata nel caso Andreas incappasse in qualche errore. La sfida per la quarta piazza anche se si tiene un minuto e mezzo più in la vede Evans e Hanninen darsele di santa ragione, con un finale ancora aperto visto che a separare i due ci sono solo 4″.2   .  

CLASSIFICA  

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