Il pilota Estone sulle speciali del Portogallo punta a prendersi la sua personale rivincita dopo una Croazia incolore, forte di una quarta posizione di partenza nel primo giro dell’ultima tappa dovrà dare il primo scossone alla gara, cercando di mettere subito fuori gioco Ogier e Neuville.
Sugli asfalti della Croazia in molti sono andati a cercare di dare una lettura all’incolore gara di Ott, tirando in ballo una vettura che secondo qualcuno è tagliata su Neuville, la Hyundai potrebbe anche essere un pizzico più nervosa nelle risposte rispetto alla Yaris, ma di sicuro oggi non concede più alla Toyota quel ritardo che nel 2019 aveva permesso a Tanak di andare a prendersi il titolo piloti a mani basse. La battaglia adesso è tiratissima ed in Croazia l’Estone ha pagato un doppio errore di gomme il venerdì mattina e poi il sabato mattina, una quarantina di secondi che lo ha indotto ad alzare il piede nella tappa finale, dove non poteva prendere nessuno e nemmeno dovere difendersi da qualcuno. Unico neo, errori di gomme a parte, non essere riuscito a buttarsi a bomba nella power stage, ma questo è davvero una sbavatura lontana come hanno fatto in molti per andare a vendere la pelle dell’orso biondo del Baltico. Su quella terra che tende a scavarsi molto del Portogallo, lui si è sempre trovato più a suo agio di tutti, sulle speciali della regione di Arganil partire per primi penalizza principalmente nella prima boucle, ed è quindi facile immaginale che Ott cercherà di colpire subito duro per mandare alle corde Ogier (primo sulla strada) e Neuville (secondo), gli avversari più temibili nella corsa al titolo. A differenza di qualche anno fa per vincere la gara non basterà mandare i primi due al tappeto e poi giocare nelle ultime due tappe al gatto con i topi con quei piloti che possono approfittare della posizione di partenza favorevole e rubargli qualche secondo il venerdì (come Sordo). La Toyota però potrà contare anche su un Evans che parte davanti a Ott e Rovanpera immediatamente dietro, quindi nella prima boucle partiranno in condizioni simili, ed anche i due alfieri della squadra di Latvala hanno un con un conto da saldare con la sorte. La gara potrebbe trasformarsi come il Croazia in una interminabile volata a tre, dal venerdì mattina sino alla power stage di domenica per un mezzo giorno di fuoco. Il più affamato dei tre però è proprio l’Estone e se non perderà la lucidità tattica vedi Montecarlo e Croazia resta il più gettonato tra i pretendenti al successo portoghese.