TANAK SURVIVAL LEADER

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Nella prima frazione erano partiti tutti soft, ma con il passare dei chilometri nonostante le strade si è cominciato a giocare pesante, un gioco che ha trasformato la seconda tappa in una gara di sopravvivenza che consegna la leadership ad un incredulo Tanak, che precede di 13″.1 il compagno Latvala.

Per essere dura lo si era visto subito che poco aveva da invidiare al Portogallo, forse qualche sassone in meno, ma pietre in ogni dove e rotaie che si scavavano a vista d’occhio. Anche se la partenza non è stata tiratissima nel secondo giro di ieri i primi sono andati davvero forte, ed i pochi ritiri avevano lasciato un pò di perplessità. Ma questa mattina i due rivali del mondiale sono partiti ancora più cattivi, sopratutto il Belga che voleva chiudere subito la partita, ma già alla fine della prima speciale aveva abdicato con una sospensione completamente andata, ed a nulla è valso il tentativo di ripararla nel trasferimento. Ogier con la vittoria in tasca ha capito subito che bisognava alzare il piede, ma i colpi presi dalla sua Fiesta prima hanno provocato il cedimento di un braccio dello sterzo, a cui Ogier ha però rimediato con un incredibile riparazione di fortuna, ma nella replica di Yesilbelde deve parcheggiarsi definitivamente a bordo strada quando stava ancora tenendo il podio nel mirino. Il terzo che notoriamente gode, ovvero Mikkelsen non lo ha fatto tanto a lungo, la trasmissione della sua i20 ha cominciato a cedere nei primi chilometri del pomeriggio, ed anche il Norvegese ha dovuto issare bandiera bianca. Il timone della gara passa così ad un Tanak quasi incredulo, ieri quando avrebbe voluto tenere il passo dei suoi rivali diretti nella corsa al titolo, ha ingoiato il rospo di una Toyota non perfetta che gli impediva di andare oltre ed allora si è limitato a risparmiare colpi, sperando in un piazzamento (e salvare così i danni). Invece le botte risparmiate lo hanno proiettato in testa fianco a fianco al compagno di squadra Latvala, quindi entrambi con la possibilità di amministrare le parti alte del podio con un buon margine, visto che sul terzo gradino del podio è risalito Paddon ma ad una minutata abbondante dalla coppia di testa. Troppo per sperare in un recupero anche forzando il ritmo.      

CLASSIFICA  

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