Se il finale con i ventuno chilometri di Likenas da mandare giù per due volte e la corta power stage di Torsby per Tanak sono stati una pura formalità, lotta per i restanti gradini del podio è stata pirotecnica con un Lappi imperiale nel controllare le Hyundai di Neuville e Mikkelsen.
Con una bella minutata di vantaggio per Tanak l’ultima frazione non proponeva incertezza alcuna, se non abbandonare la modalità controllo con la quale aveva affrontato la seconda boucle di ieri pomeriggio, per affrontare una sgroppata al piccolo trotto a rischio zero. Un compitino che l’Estone ha svolto con attenzione e diligenza andando a prendersi il primo successo stagionale, che gli vale anche la leadership di un mondiale che si annuncia ancora più incandescente di quello che si è concluso in Australia. Ma nella power stage Tanak non è riuscito a resistere alla tentazione di aggiungere qualche punto alla sua classifica mondiale, il piede sinistro è così tornato a spingere a fondo sull’acceleratore ed è andato a prendersi uno scratch che la dice lunga sul potenziale della sua Yaris. Ma se davanti la pratica è stata sbrigata in maniera ragionieristica così non è stato per i gradini bassi del podio, che hanno proposto uno scontro campale a tre, con Evans a fare da quarto incomodo sempre in agguato. Lappi dopo la rimonta a testa bassa iniziata ieri, concretizzata con l’aggancio alla piazza d’onore di Mikkelsen proprio in chiusura di giornata, questa mattina riparte subito di buona lena. Nel primo passaggio sulla Likenas si scrolla di dosso la Hyundai del Norvegese e resiste anche al primo affondo di Neuville, che salta anche lui a piè pari il compagno di squadra. Nella replica a stretto giro di posta lo scratch lo mette giù un Evans rassegnato alla quinta posizione, ma che non vuole mollare nulla ai suoi avversari nel caso una sbavatura o una testa coda gli faccia perdere qualche secondo di troppo. A decidere i due gradini bassi del podio è così la power stage che vede un Lappi in formato uomo squadra Citroen rispondere a testa alta all’ultimo assalto di Neuville, che però si deve accontentare della medaglia di bronzo davanti al ….