Tanak amministra con autorevolezza la sua ipoteca, ma ad impressionare è un Loeb XXL che continua il crescendo di ieri e riesce a fare vacillare il secondo gradino del podio di Ogier, operazione mancata per appena 7”.1 ma dimostra di avere ancora molto da dare ai rally ed alla squadra.
La giornata finale con la sua boucle da mandare giù tutto di un fiato ha proposto un tracciato guidato decisamente più veloce e stretto, una pioggerellina fastidiosa (ad inizio mattinata) e la solita nebbia hanno contribuito a rendere ancora più insidioso un fondo che cambiava aderenza da una curva all’altra. Difficoltà che però non hanno modificato lo status di intoccabile di Tanak, una spanna sopra i suoi avversari anche nel gestire una vettura, capace di adegiare il suo passo ai vari frangenti della gara. In realtà in quest’ultima frazione il vantaggio era tale da correre sul passo senza curarsi di marcare i due Francesi sche alle sue spalle se le stavano dando di santa ragione. Anche se la power stage di bio bio è la meno veloce del giorno l’obbiettivo è chiaro lanciare a tutta Jari Matti e Kris a caccia di punti per rubargli agli avversari e poi finalizzare il lavoro di squadra con lo scratch di Tanak; che a differenza delle prime gare si è reso conto, in un mondiale così tirato, di non potere lasciare punti facili ai suoi avversari. Una tattica vincente giocata alla perfezione soprattutto dal pilota Estone. Ad infiammare la giornata è stato il braccio di ferro tutto Francese tra Ogier e Loeb, per una seconda piazza che valeva oro soprattutto in termini di punti iridati, per il campione in carica, ma anche per Loeb in appoggio alla prima guida Hyundai Neuville, uscito prematuramente di scena. Lo scontro è stato frontale con un Loeb davvero imperiale, che non è riuscito a finalizzare il soropasso, ma ha dato l’anima non concedendo nulla ad un Ogier capace di difendere anche pochi decimi. Loeb ha impressionato per la rapidità con la quale si è adegato ad un fondo difficilissimo, pagando dazio solamente nella prima boucle per poi crescere di chilometro in chilometro. Un Loeb che ha dato la giusta dimensione al ruolo di seconda guida in casa Hyundai, dove troppo spesso gli scudieri hanno faticato a difendersi e nulla più. A chiudere la top five ci pensano le due Fiesta con Evans e Suninen, con il Gallese che amministra, mentre Temu decisamente più lontano si difende con onore dal ritorno del connazionale Lappi.