TANAK ZAR DELL’ESTONIA

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Ott Tanak dopo un avvio di stagione complicato ritorna al successo sugli sterrati di casa con una gara chirurgica, ragionata in ogni frangente, con una tappa finale che non propone emozioni con la top five a correre in difesa delle rispettive posizioni, in attesa della power stage.

I distacchi della prima tappa non erano abissali ma con una domenica di soli ottanta chilometri, da correre a delle medie prossime ai 120 orari erano sufficienti a blindare le posizioni della top five a meno di qualche errore che però tutti hanno evitato mantenendo un ritmo sostenuto, ma senza andarsi a cercare alcun rischio. L’unico dubbio che poteva esserci questa mattina era su quale sarebbe stata la condotta di Rovanpera che ieri sera si era infilato tra Ogier ed Evans, ma l’avere aperto il cofano nella zona tra prima della partenza della speciale numero 10 (dopo avere già superato il cartello che vieta interventi sulla vettura), gli è costato un minuto di penalità che lo ha riportato in quinta posizione ma ad una minutata dai compagni di squadra. Una tappa che con una metafora calcistica può essere paragonata ad un secondo tempo dove a tutti va bene il risultato e ci si limita a giochicchiare in difesa, il caro e vecchio catenaccio. Lo spettacolo con queste vetture e questi protagonisti per i ventimila Estoni che sono riusciti a procurarsi i biglietti non è mancato, a latitare è stata solamente la suspence di un risultato mai realmente in bilico. L’unico punto interrogativo di giornata è stato quello della power stage, vedere chi tra i protagonisti avrebbe osato quel qualcosa in più per andare a caccia dei cinque punti supplementari. Considerato che la speciale di Kambja si sviluppava su ben venti chilometri, con tutte le insidie di un secondo passaggio nelle rotaie. Un jolly che in Hyundai non si sono sentiti di giocare preferendo aumentare il ritmo ma senza prendersi il rischio di buttare un doppio podio pesantissimo soprattutto in ottica costruttori. In Toyota invece mandano all’assalto Kalle mentre Ogier ed Evans sono liberi di giocare le loro carte, in un mondiale così difficile sanno di non potersi permettersi lussi così Kalle stravince e Evans va a prendersi 4 punti lasciandosi dietro Tanak e Ogier che vanno forte ma non osano come Kalle e Elfyn.    

CLASSIFICA

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