Pioggia, umido, asciutto, vento e nebbia scendono già tutti in campo nelle tre speciali della prima tappa dove a battere gli scratch sono Crugnola, Andolfi e De Tommaso che nello stesso ordine si alternano al timone della gara.
La power stage sia pure bagnata, con l’ordine di partenza invertito ha proposto le linee migliori più asciutte, o comunque senza acqua sulla superficie, abbastanza per Crugnola e De Tommaso per riuscire a stare davanti ad Andolfi e alle Michelin. Ma sui quattordici chilometri della Cefalù gli equilibri sull’asfalto bagnato tornano a dettarli le gomme, ed anche se la gara è appena all’inizio e nessuno prova a forzare il passo, soprattutto nei primi scivolosissimi chilometri. A fine prova la strada asciuga rapidamente, ma Andolfi mette una manciata di secondi abbondanti a tutti e comincia a fare tremare il resto del gruppo dei pretendenti che non monta le gomme di Clermont Ferrand. Nel passaggio serale la luce naturale cala rapidamente i protagonisti devono andare via con le fanaliere, nel frattempo la strada asciuga rapidamente e si spostano nuovamente gli equilibri, ed a fare la differenza questa volta è la nebbia. Il tempone questa volta lo batte un De Tommaso che molla una manciata di secondi a Basso e due a tutti gli altri. Una prestazione che gli permette di andare al riposo notturno con 2”.8 di vantaggio su Andolfi e 4”.3 su Basso. Paga dazio Crugnola che nella nebbia pasticcia e non riesce a spegnere la fanliera, ed a fine prova paga una quindicina di secondi a Damiano e si ritrova in quarta posizione con un distacco di 14”.4. Con una gara asciutta e le speciali veloci del Targa questo peserebbe molto, ma viste le previsioni meteo di domani e tre boucle dove la scelta di gomme potrebbe rivelarsi un terno al lotto i colpi di scena potrebbero essere solamente all’inizio. A chiudere la top five ci pensa il giovane Profeta, alle sue spalle un Albertini che sembrava avere dato segnali di ripresa, ma al riposo ci va con una mezza minutata di ritardo, e l’impressione di non avere ancora trovato il bandolo della matassa.