Andrea Crugnola dopo il trionfo Garfagnino si ripete con un copione simile sulle strade del Targa Florio, con una partenza a tutta mette in carniere i primi tra parziali, mettendo il Giando subito alle corde; un gruzzolo di pochi secondi che Andrea incrementa con un passo bello sostenuto dando l’impressione di avere qualcosa in più dei due inseguitori.
Con questo genere di percorsi terribilmente accorciati la serie Tricolore non presta sicuramente il fianco a tante variabili tattiche. Ogni rally va preparato in maniera perfetta nel pre gara, ogni dettaglio deve essere perfetto sin dai primi metri di speciale, per essere pronti a giocarsi le carte migliori già nella prima boucle dove anche pochi secondi di vantaggio possono diventare un abisso per chi è costretto ad inseguire. Le tre speciali del Targa sei, dieci e tredici chilometri non si prestavano certo a tatticismi o a cambi di ritmo che potessero fare la differenza, per cui la gara era a senso unico, a tutta dal primo all’ultimo metro e se c’è un po’ di margine. Ed anche su un percorso più veloce ed un pizzico più scivoloso Crugnola ha riproposto la stessa prova maiuscola che gli aveva permesso al Ciocco di mettere tutti in fila. Con una partenza a tutta, ma senza osare più del dovuto si è portato al comando, ed a quel punto ha corso sul passo dei suoi avversari, visto che in Sicilia oltre a Basso in scia si è trovato un Albertini XXL. Nell’ultimo giro con un paio di ore di ritardo sulle previsioni sono arrivati i temporali, pioggia a macchia di leopardo che ha complicato non poco la scelta delle gomme, ma Crugnola è stato capace anche in questa situazione di leggere meglio la situazione rispetto ai suoi avversari diretti. Visto che lo scratch se lo va a prendere Totò Riolo che approfitta di una strada che si asciuga rispetto ai primi passaggi e capitalizza la sua posizione di partenza. L’orario di partenza del terzo passaggio sulla Targa coincide con uno scroscio violentissimo e dalla direzione gara preferiscono cancellare la speciale. Un altro temporale mette a dura prova il tracciato sulla speciale di Polizzi, gli apripista dopo lunga discussione sconsigliano la partenza e la gara si chiude con appena 37 minuti di gara ed appena 66 chilometri disputati. Crugnola va così a prendersi un successo meritatissimo, ma con il peso di quei chilometri amputati che ne sminuiscono almeno in parte il valore. Alle sue spalle un grandissimo Albertini che dopo avere lottato sul filo dei secondi con Basso con la strada bagnata riesce a ribaltare la situazione e va a prendersi la piazza d’onore, relegando in terza posizione il Giando che vede il suo vantaggio nella classifica CIR ridursi ai minimi termini. A chiudere la top five ci pensa un accoppiata tutta Sicula con Pollara quarto e Riolo quinto.