Il Catalunya made in Italy inizia male con Andolfi che pronti via va al tappeto, Tempestini invece parte con un buon passo ed i suoi avversari, Suninen a parte inciampano tutti ed il Trevigiano si prende la piazza d’onore resistendo al ritorno di Kopecky.
Purtroppo la gara di Andolfi si ferma dopo pochi chilometri sulla Caseres, ovvero la prova di apertura del rally. In un lungo tocca l’anteriore della sua Hyundai i20 R5 ed i danni al radiatore lo obbligano a fermarsi, compromettendo la classifica ma salvando comunque il motore garantendosi così l’opportunità di potere ripartire domani con il rally 2. Se al Savonese le cose vanno male fortunatamente non è così per Tempestini, il Trevigiano parte subito con un buon passo andando a prendersi la quinta piazza ad una trentina di secondi dal leader Suninen, ma ad appena 3″ dalla DS3 gemella (ma non troppo) di Yoann Bonato investito di un ruolo ufficiale dalla casa dello “chevron”. Il ritmo è però altissimo e nel primo passaggio sulla Terra Alta, solo Suninen riesce a tenerlo senza incappare in errore. Bonato perde otto minuti per problemi al cambio, Arai sbatacchia e deve issare bandiera bianca, mentre Kopecky perde una minutata abbondante nella polvere lasciando così via libera a Tempestini che si ritrova sul secondo gradino del podio virtuale. La classifica prende un volto ben definito ma in testa al WRC2 si continua a macinare un gran ritmo, con Suninen che spinge sulla terra per amministrare sull’asfalto, mentre Tempestini continua del suo passo per cercare di arginare il ritorno di Kopecky, ed a fine giornata sia pure per poco riesce a tenere dietro il pilota di casa Skoda. Chiude la tappa anche la coppia Tavelli Cottellero con la piccola Peugeot 208 R2, mentre deve arrendersi quasi subito la Gianpaoli Zonca, la Canariana battente bandiera Italiana.