Dominio assoluto al Val d’Orcia per il giovane veneto trapiantato in Romania e in gara su una Ford Fiesta R5: a lui tutti gli scratch della seconda prova del Raceday Ronde Terra, argento per il greco Papadimitriou (Ford Focus WRC), a podio anche Dalmazzini (Peugeot 207 S2000), Taddei (Focs WRC) ed Hoelbing (Skoda Fabia S2000) subito dietro. Marchiono svetta tra le due ruote motrici.
Sei prove, sei vittorie. Simone Tempestini irrompe nel Raceday Ronde Terra e lo fa nel modo più perentorio possibile. Ovvero, appunto, dominando. Sugli sterrati senesi del Val d’Orcia, il veneto (affiancato da Blanc sulla Fiesta-R5) non concede ai rivali che le briciole, a conferma della solida crescita agonistica maturata in questo 2015. Vittoria mai realmente in discussione, quella di Tempestini, ma i greci Papadimitriou-Pavlidis, sulla ben più performante Ford Focus WRC, approdano alla bandiera a scacchi di Radicofani tra gli applausi, considerando che il pilota ellenico – già visto su queste strade nell’ormai lontano 1999 – non correva da quattro anni.
Notevole pure la prova del giovane modenese Andrea Dalmazzini, ottimo terzo all’esordio sulla Peugeot 207 S2000 (condivisa con Ciucci): il bronzo vale un oro, per il talento emiliano, che peraltro riesce a tenersi alle spalle due specialisti come Taddei-Gaspari (Focus WRC) ed Hoelbling-Fiorini (Skoda Fabia S2000). Un testa-coda ad inizio gara rallenta i vincitori della prima prova del Raceday, Cobbe-Turco (Focus WRC), alla fine sesti assoluti davanti alla Mitsubishi Evo IX-N4 di Fanari-Stefanelli, l’Impreza N14 di Piccolotto-Perli e l’altra Evo IX degli sloveni Pelhian-Cevc; i locali Franci_Segir (207 S2000) chiudono la lista dei migliori dieci. Marchioro-Marchetti (Renault Clio R3C) s’impongono invece tra le due ruote motrici. Tra i 18 ritirati, anche l’ex campione della serie, Romagna, finito ko per una piccola uscita di strada.