Il Deutschland per i colori Italiani propone un Simone Tempestini al volante della neonata Citroen C3 R5, che sull’asfalto in Corsica si è dimostrata subito molto competitiva ed anche se Simone è un terraiolo la migliore occasione potrebbe averla sugli asfalti della Mosella. L’occasione, quella della vita, forse è proprio adesso.
Spesso in linea con il carattere lamentoso del bel paese quando si parla di giovani non manchiamo di criticare tutto e tutti perché da noi non si fa abbastanza per i giovani talenti. Ma in realtà parlando di giovani spesso ci si dimentica che nel WRC2 c’è un certo Simone Tempestini uno dei pochi driver “ufficiali” della serie cadetta. Ed in Germania sarà sempre presente con lo status di ufficiale Citroen, come Lefebvre, mentre Yoann Bonato risulta iscritto da CHL Sport, struttura satellite nel campionato Francese del marchio dello “chevron”. Le prime due uscite ufficiali hanno regalato solo amarezze, ma qui una bella soddisfazione è arrivata, ancora prima di iniziare le ricognizioni. Ed è quella di avere lo status ufficiale, quello che non ha Bonato (status che aveva sulle strade di Corsica). Trattandosi di un pilota giovane dovrà confermare i gradi sul campo e sicuramente non è impresa facile, perché gli aspetti ad entrare in gioco a questo punto sono davvero tanti, ma il fatto che Simo sia riuscito a battere la concorrenza Francese dimostra che contrariamente a credenze e dicerie le squadre che dipendono direttamente da una casa madre quando vedono del potenziale non lo buttano senza metterlo alla prova. Di giovani transalpini in questi anni ne sono passati parecchi, ed impietosamente la legge della filiera ha stoppato le loro velleità internazionali da Gilbert a Russel. Il programma vinto da Tempesta (grazie ad un campionato Junior dominato in maniera cristallina) non è stato ricco di soddisfazioni ma tante erano le controindicazioni, ed in Citroen qualcosa lo hanno notato, abbastanza per prolungargli il contratto in attesa della C3 (cosa che non è stata fatta per i rampolli di casa). Nelle prime due uscite con la C3 hanno abbondato le delusioni, ma in termini di risultati non è andata meglio a capitan Stephane, ed ora sulla superficie dove la C3 R5 è sembrata più a suo agio Simone dovrà tirare fuori dal cilindro qualcosa in grado di impressionare lo staff tecnico di Citroen, che sarà quello che determinerà il suo futuro. Più che di risultati si parla della capacità di mettere alla frusta la neonata R5, seguendo le indicazioni degli ingegneri. Un esercizio non facile, ma che è nel piede e nella testa del Trevigiano.