A Radicofani sta per scattare il secondo round del CIRT, mentre a Capdenac un migliaio di chilometri a nord ovest, ad andare in scena sarà la prima del campionato terra d’oltralpe. In un teorico parallelo tra le due realtà sono molti gli aspetti da analizzare tra numeri e qualità, che mettono in evidenza due realtà confinanti ma oramai ad anni luce di distanza.
Un confronto che oramai da tempo i detrattori dei rally di casa nostra, chiudono impietosamente confrontando il numero degli iscritti 145 le moderne al Terre Des Causses e 87 le moderne del Val d’Orcia. Ed immancabilmente con la somma dei chilometraggi di due giornate di gara, i nostri settantacinque chilometri fanno ben magra figura al confronto con i cento sessantacinque francesi. Analizzando i numeri nel dettaglio, ad emergere in maniera macroscopica è la qualità delle macchine in gara, anche se sarebbe più corretto dire l’età. Il primo dato a colpire è il numero delle vetture appartenenti alla piramide di classe odierna Rally2, 3, 4 e 5; in Italia sono settantuno (39 Rally2; 3 Rally3; 24 Rally4-R2; 5 Rally5); mentre in Francia sono settantaquattro (20 Rally2; 12 Rally3; 12 Rally4-R2-R2J; 30 Rally5). Un sostanziale pareggio, anche se andiamo a considerare le due WRC 1.6 presenti al Terre des Causses, un numero quello francese che però risulta drogato dalla presenza nella classe Rally5 di ventinove Clio iscritte al Clio Trophy France Gravel. Questo significa che nelle classi più popolari, con le vetture più anzianotte, in Italia abbiamo sedici equipaggi mentre in Francia ne abbiamo ben settantuno. Abbastanza per andare a raddoppiare i numeri della gara francese. Tanto per andare a mettere i puntini sul pensiero populista, per cui il rapporto tra iscrizione alla gara chilometri è decisamente a favore dei concorrenti francesi, è giusto presentare l’argomento nella sua completezza. Facendo un conto a spanne, visto che in Italia le iscrizioni variano da classe a classe, in Italia una gara di campionato terra costa circa 15 euro in più a chilometro rispetto ai colleghi francesi. Iscrizione che nel caso potrebbe venire a costare zero se si corre in una classe affollata dove il premio in denaro equivale si e no all’iscrizione. Un maggiore peso nel budget gara, sicuramente importante se si corre con una vettura di proprietà dove i cinquecento euri in più lasciano il segno. Assolutamente ininfluenti in caso di vetture a noleggio dove il doppio dei chilometri significa raddoppiare l’affitto, ovvero possono ballare dai cinque ai sette mila euri, e quelli nel computo economico complessivo fanno la differenza vera e non i cinquecento di un iscrizione. Tra i due elenchi il tasso qualitativo nella lotta per il successo l’ago della bilancia pende a favore del Val d’Orcia, con Heikkila, Battistolli, Ciuffi, Scandola, Andreucci, Tempestini e il debutto di Ola Nore. In Francia i top sono Todeschini, Margaillan, Pellier e Potty. Ma anche in questo caso a dare una mano al nostro elenco sono i chilometri ridotti che aiutano i budget, difficili da raccimolare anche per i top.