TIDEMAND E POI IL NULLA

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Il WRC2 si presenta in Argentina per il suo classico round oltreoceano semideserto con un solo protagonista annunciato Pontus Tidemand che con una gara attenta votata ad arrivare e basta si lascia il primo degli inseguitori a dieci minuti.

La parte più importante della cronaca WRC2 paradossalmente se la gioca Ford quando nei giorni prima della gara decide di tirare via l’iscrizione di Eric Camilli, di certo il Francese non avrebbe potuto impensierire Tidemand, ma obbligarlo a mantenere almeno una parvenza di ritmo questo sicuramente. Nella prima frazione quella che meno faceva soffrire la meccanica e dove si poteva cercare di mantenere un pò di ritmo Puntus parte di buona lena, il margine di sicurezza è ampio ma almeno la parvenza è quella di una corsa. Lo Svedese prende le redini subito e l’unico che prova a tallonarlo è il Polacco Ptaszek mentre i protagonisti del sud America Saba, Guerra Jr e Heller alla fine della terza speciale veleggiano già oltre il minuto. Il Polacco però si ferma a Santa Rosa ed a quel punto la seconda piazza passa nelle mani del Paraguaiano Saba seguito da Heller ma con un distacco prossimo ai due minuti. Prima che la frazione abbia fine però Guerra, Ptaszek e Saba si fermano e vanno in regime di rally2. Così al ritorno a Carlos Paz dove Tidemand rientra al piccolo trotto restano Heller e Alonso ma con un ritardo prossimo ai 5 primi. La seconda tappa parte con un Tidemand che inserisce il pilota automatico in modalità safe, occupandosi unicamente di evitare i colpi più duri alla vettura. Un plotoncino quello del WRC2 che viaggia ad un andatura imbarazzante, se non altro il Messicano Guerra risolto qualche problemino si porta a casa un poker di scratch. Ma nel frattempo deve appellarsi al rally2 anche Heller che scivola al terzo posto e secondo passa Alonso che veleggia a 10 minuti dalla Fabia di Tidemand. L’ultimo round è ancora più imbarazzante con Saba che porta a casa due scratch e Tidemand che nella power stage parte per primo ed in diretta TV almeno tiene un passo da corsa in auto, alle sue spalle troviamo l’Argentino Alonso a 10 minuti mentre terzo con il ritiro di Heller diventa Guerra che paga la bellezza di 43 minuti.    

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