TOYOTA DOMINA L’ESTONIA

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La posizione di partenza ha concesso qualcosina il primo giro di prove a chi partiva dietro, ma prontamente lo ha restituito nella replica pomeridiana con una strada a tratti bagnata da scrosci improvvisi. A comandare la gara sono i due capitani di casa Toyota con Kalle e Elfyn separati da un paio di manciate di secondi mentre per il resto del gruppo è sprofondo nero.

Con l’Estonia arriva la terza ed ultima versione delle gare sterrate, quelle su fondi più lisci con tracciati dove le medie orarie si impennano vertiginosamente. Il risultato non è lo stesso del Safari, ma come in Portogallo è evidente che le Yaris sulla terra hanno qualcosa in più. Con il senno di poi è sempre più chiaro che il risultato della Sardegna è stata un anomalia, creata da Elfyn, ed Esapekka, entrambi vittime di errori che hanno compromesso le loro prestazioni. Evans è stato autore di una prima boucle perfetta, con quattro scratch consecutivi ha rifilato al compagno di squadra una ventina di secondi, a spanne tutto quello che la strada pulita ma comunque umida gli concedeva. Nella replica è stato il turno di Kalle, Evans è ancora riuscito a dare una zampata ma un pomeriggio sempre alla mercè del meteo e dei suoi acquazzoni, la posizione di partenza non è risultata penalizzante per Kalle. Ma nemmeno per chi partiva dietro almeno sino all’ultima speciale sei chilometri che hanno ribaltato le sorti della gara, appena sei chilometri ma con l’acqua battente il Finlandese si è ripreso tutto e con gli interessi. Neuville gli ha pagato 14” ma il resto del gruppo gli ha dovuto mollare una ventina di secondi. Alla tripletta manca Lappi, che però è quarto a una ventina di secondi da Tanak terzo, e senza quella quarantina di secondi pagati nella prima boucle per dei problemi ai freni probabilmente sarebbe la davanti con i compagni di squadra. Disastro Ford persi nelle retrovie, unica eccezione Breen autore di ottimi tempi, ma vittima di un uscita di strada quanto meno bizzarra nella sua dinamica. Ma non è andata molto meglio in casa Hyundai, Tanak è terzo ma penalità a parte i quarantaquattro secondi che paga a Kalle sono una vita, ed anche lui come i due piloti Toyota ha dato tutto e anche qualcosina in più. A chiudere la top five un Neuville che nonostante un buon passo non è mai riuscito a trovare il bandolo della matassa, di una vettura veloce ma in debito sulla Toyota.  

 

 

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