La disperata corsa di Makinen alla ricerca del nome di un pilota per dare credibilità al progetto WRC targato Toyota si sta contraendo su se stessa, in testa alla lista i connazionali Hirvoinen e Hanninen ai quali potrebbero aggiungersi un paio di baby Japan tra i quali il figlio di Arai.
Quattro titoli vinti lottando duramente negli anni in cui la concorrenza non mancava, fanno di Makinen un mastino, ma la sua vita da manager almeno agli inizi lo sta facendo sudare qualche camicia in più di quanto abbia fatto da pilota. Dopo il no di Meeke è arrivato quello scontatissimo di Loeb, a quella che probabilmente non è stata una proposta ma semplicemente un abboccamento tra vecchi colleghi. Così ad oggi alla corte di Toyota Gazoo Racing (Finland) restano solo il fresco pensionato Hirvoinen ed il disoccupato Hanninen di cui nessuno si è più curato. Tanto da fare balenare il pensiero allo stesso Makinen la folle idea di autoinserirsi nella lista dei collaudatori. Ma alla porta di Tommy cominciano anche farsi sentire le pressioni politiche made in Japan che stanno spingendo per i giovani rampolli con gli occhi a mandorla. A cominciare dal ventunenne Daiki Arai il figlio di Toshi Arai che capeggia una lista di giovani promesse. Bravi o meno questo si vedrà, sta di fatto che la strada intrapresa non sembra poi così diversa da TMG, che sulla Yaris avevano Camilli e Suninen due promesse vicine ai fornitori e fiancheggiatori del progetto di Colonia.
