TRA I DUE LITIGANTI I TERZI..

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La diaspora delle case ha segnato in maniera pesante a livello qualitativo la lista dei protagonisti del World RX 2019, sin dalle prime battute il successo è sembrato un discorso a due tra Timmy Hansen e Bakkerud. Ma i due nella Q3 si scontrano all’uscita del joker e vanno out, lasciando così via libera a Kevin Hansen e Niclas Gronholm.  

Sull’anomalo circuito ricavato all’interno della struttura di Yas Marina ad Abu Dhabi la prima giornata ha messo in luce la Peugeot 208 di Timmy Hansen, tornata in carico alla squadra Svedese, dopo una breve parentesi 2018 negli atelier di mamma Peugeot. Un doppio successo perentorio che però nella Q2 ha visto ritornare in grande spolvero l’Audi S1 di Bakkerud, il prevedibile ritorno al duello tra i due giovani nati e cresciuti nel mondo del rallycross. Nella giornata finale il duello tra i due è iniziato con una Q3 tiratissima, ma questa volta in uno dei tanti circuiti che ha disegnato il joker lap in maniera approssimativa, senza troppa attenzione alle situazioni di pericolo che si possono creare al rientro in circuito, Bakkerud ha letteralmente sfondato il fianco della 208 di Hansen che rientrava da Joker. Il leoncino Svedese in qualche maniera ha raggiunto il traguardo, ma con il roll-bar piegato in maniera irrimediabile ha dovuto issare bandiera bianca. Mentre l’Audi si è fermata subito con l’anteriore destro distrutto ed a poco è servita una riparazione di fortuna per riuscire ad andare avanti nella gara. Le ultime due Heat sono così andate alla Peugeot di Kevin Hansen il più giovane della dinastia Svedese. Sia pure con un sensibile distacco nella classifica intermedia alle sue spalle tiene la posizione la Hyundai di Niclas Gronholm. Che i due abbiano una marcia in più lo ribadiscono nelle due semifinali dove dominano le rispettive batterie senza troppi complimenti. Nella finale nonostante uno scatto felino del giovane Gronholm, Hansen riesce a tenere la testa del plotone, ma con il passare dei giri la Hyundai si fa sempre più pressante, ed in un tentativo di sorpasso Gronholm tocca il suo avversario, un contatto non violento ma decisamente tattico che fa rischiare il testa coda al suo avversario. Abbastanza per infilarsi nella porta aperta ed andare a prendersi un successo che però dura il tempo necessario al collegio sportivo per sanzionarlo con una penalità di 3” e scivolare così nuovamente alle spalle della 208 di Kevin. Il gradino basso del podio lo conquista l’Audi S1 di Liam Doran che sul traguardo precede la vettura gemella dell’Ungherese Szabo.

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