Il consiglio mondiale dello sport automobilistico di inizio ottobre per quanto riguarda i rally non ha riservato grandi decisioni, ma andando a leggere tra le sintetiche righe del non detto e delle indiscrezioni filtrate dopo il consiglio si legge tutta la difficoltà del momento, con l’unica decisione in ratifica i cambi di nome del WRC2 Pro e WRC2.
Gli argomenti in ballo per quanto riguarda i rally sono davvero molti, ed alcuni estremamente spinosi come la transizione verso l’ibrido, per non parlare del calendario WRC, parte di un futuro prossimo ma che nonostante questo ha sollevato un mare di problemi. Dopo una settimana il tempo di fare decantare le decisioni e riuscire a cogliere qualche indiscrezione, il quadro non sembra molto più chiaro di quanto lo fosse alla chiusura del consiglio. L’unica decisione significativa nel contesto rally è il cambio di denominazione del WRC2 Pro che dal prossimo anno si chiamerà WRC2; mentre l’attuale WRC2 diventerà WRC3, questo per consolidare quel senso di scala piramidale che si vuole dare al mondiale partendo dalle serie support di base. Un passaggio lineare che però nella sua scrittura necessita di vedere cosa produrrà nel regolamento specifico visto che per il nuovo WRC2 si parla di costruttori e team privati (quello che più o meno si è visto in questa stagione) ma sorge spontaneo l’interrogativo se come in questa stagione l’iscrizione debba essere fatta obbligatoriamente dal costruttore. Per quanto riguarda il WRC3 continua lo spirito di questa stagione con l’ammissione si concorrenti indipendenti (professionisti e amatoriali). L’altra decisione concede maggiore flessibilità ai costruttori nel decidere la loro line-up definitiva, prorogando il tempo per eventuali cambiamenti alle 12.00 del lunedì seguente all’evento che precede la gara in questione. Cambiano inoltre le penalità del rally2 uniformando tutte le gare FIA a dieci minuti di penalità ogni speciale non disputata. A sorpresa però non è andato a ratifica il calendario presentato la scorsa settimana dal promoter, che ovviamente non dovrebbe subire ritocchi, ma la sua gestazione è stata talmente travagliata che per la formalizzazione del WMSC si è preferito andare a Dicembre (per evitare qualsiasi imbarazzo). Nulla invece sul fronte ibrido, resta ferma la sua calendarizzazione senza però apparire ufficialmente, sintomo che qualche preoccupazione la suscita. Si è parlato anche di riorganizzazione delle classi in maniera da creare una filiera più completa, che oggi nel WRC ha ridotto ai minimi termini le RC4, ma questo è argomento di discussione per la commissione.