Alla seconda mondiale dell’Estonia mancano oramai poche ore, ma i punti interrogativi sulla gara restano tanti, a cominciare dalla replica del venerdì pomeriggio dove le prove saranno molto scavate e l’ordine di partenza non si invertirà (come l’anno passato), inoltre le temperature sono belle calde e potrebbero pesare sulla gestione delle gare.
L’unico punto per il momento abbastanza sicuro è un venerdì mattina dove Ogier e probabilmente anche Evans che partono davanti a tutti rischino di trovarsi subito fuori dal giochi per la vittoria assoluta. Le incognite però sono parecchie a cominciare da quale effetto potrà avere il secondo passaggio sulle speciali del venerdì con uno sterrato che si scava molto. Lo scorso anno la gara era di soli 230 chilometri, con i due terzi concentrati sul sabato ma alla fine della prima sezione il pomeriggio l’ordine di partenza on era più quello iniziale, ma si applicava l’ordine di classifica inverso. Dando per scontato che i due top driver della Toyota continuino a pagare dazio, con alle spalle l’esperienza dell’anno passato non è facile capire, se Tanak quarto sulla strada continuerà a dover cedere qualche secondo a chi gli parte dietro come Rovanpera, Breen e Suninen. Un’altro grosso punto interrogativo è il consumo delle gomme, le temperature sono date in lieve calo, ma con le massime di poco inferiori ai trenta gradi su questo genere di fondo l’unico riferimento può essere il Portogallo meno veloce ma più sassoso, dove la gestione del proprio portfolio gomme si è rivelata decisiva. Lo Shakedown di questa mattina non ha detto molto se non evidenziare la grande determinazione di Rovanpera e Tanak, che hanno subito cercare di mostrare i muscoli per impressionare gli avversari. Anche se lo scratch lo ha staccato il Finlandese, Ott che gli ha pagato cinque decimi resta il favorito non tanto in qualità di padrone di casa, ma per il bagaglio di esperienza che dovrebbe permettergli di gestire con meno pressione anche situazioni complesse. Kalle però ha una squadra con Ogier e Evans sempre ben disposta alla condivisione e se imparerà a interfacciarsi potrebbe avere quel plus per chiudere il gap di esperienza con Tanak. Nello Shake Breen e Suninen hanno giocato a carte coperte, la loro posizione di partenza è estremamente vantaggiosa e su questo genere di speciali sono perfettamente a loro agio, ma la differenza la devono fare nelle prime quattro speciali e non sarà facile. Sopratutto per Teemu che si porta dietro lo spettro di due uscite di scena sulla prima prova della gara (Montecarlo e Sadegna).