Il rally della Val d’Orcia si conferma come una delle gare tatticamente più complicate, con i suoi continui riordini ed automaticamente la revisione degli ordini di partenza, quando i pretendenti alla gara sono più di due o tre, come in questo caso continua a proporre un infinito ribaltamento di fronte che potrebbe andare avanti sino alla fine.
La prova di qualifica, sicuramente ha dato un maggiore equilibrio alla gara senza penalizzare in maniera pesante chi è in testa al campionato, o immediatamente alle sue spalle. Ma a differenza del WRC dove i valzer della start list si verificano solamente alla fine delle tappe del venerdì e del sabato, nel CIRT si cambia ad ogni riordino, ed in una gara come il Val D’Orcia sono ben quattro (su un totale di otto speciali). Quando a giocarsi la gara abbiamo un paio di piloti e magari un terzo incomodo, le differenze tra i primi due o tre contendenti non possono essere abissali, il miglioramento del grip tra un passaggio e l’altro è minimo, anche su strade bianche come il Val d’Orcia, tendenzialmente molto sporche e con tanto ghiaino. Ma quando si moltiplicano i pretendenti come in questa occasione, ed a giocarsi il successo abbiamo cinque o sei piloti le cose cambiano, ed i ribaltamenti di fronte sono continui. A vincere potrebbe anche non essere il più bravo e veloce, ma chi dalla sua ha un pizzico di fortuna in più, visto che tatticamente è quasi impossibile trovare una logica ad un fondo che propone tanto sporco anche nelle repliche. Così dopo il valzer del sabato a condurre le danze sono Simone Tempestini e Fabrizio Zaldivar, che nella replica di San Casciano dei Bagni ribaltano la classifica che vedeva i due pretendenti al titolo Heikkila e Battistolli davanti a tutti. Ora invece inseguono a pochi secondi assieme a uno Scandola sempre più in palla. Ad una dozzina di secondi di ritardo un Ciuffi che si sta riprendendo bene dalla brutta botta di Foligno, ma il fatto di partire alle spalle di tutti potrebbe non bastargli. Il resto del gruppo viaggia con una marcia in meno, ed ordine di partenza o meno è destinato a vedere il suo distacco dilatarsi a cominciare da Quilichini, Oldrati e Hoelbling il cui distacco è già prossimo al mezzo minuto.