Il quinto round del CIRAS fa registrare il successo di Alberto Salvini che in coppia con Davide Tagliaferri fa saltare il banco del Vallate Aretine; con un uno due il venerdì sera manda alle corde tutti gli avversari, abbastanza per fare capire che sulle speciali di Arezzo non c’è trippa per gatti.
Anche se si tratta di un pilota Senese, le strade di Arezzo non sono certamente nemiche per Alberto Salvini e si può parlare di profeta in patria, nonostante le note rivalità campanilistiche Toscane. Alberto va così a bissare il successo che aveva ottenuto nel 2015, conquistando il suo sesto podio nella gara Aretina. Un successo ipotecato nell’apericena serale del venerdì sui sette chilometri del Parco di Lignano. Con un uno due senza diritto di replica Salvini mette undici secondi a Bertinotti primo degli inseguitori, mentre a diciassette troviamo gli altri due favoritissimi Negri e Da Zanche. A fare la differenza maggiore però non è stato il passaggio by night, ma quello delle 19 dove la Porsche Carrera RS, di verde colorata, rifila agli avversari qualcosina in più di un secondo a chilometro, una doccia gelata per le velleità di chiunque. Sulle sei speciali del sabato Salvini tanto per non lasciare nulla al caso tiene alto il passo e si prende la metà dei successi parziali, un ritmo senza eccessi ma sufficiente a gettare acqua sugli avversari prima che si riaccendano strane voglie e bollori. La seconda piazza se la tiene stretta Bertinotti che risponde colpo su colpo alla 911 SC gruppo B di Da Zanche, il Valtellinese lo tiene nel mirino ma non riesce a mettere la freccia ed uscire dalla sua scia. Dal gruppetto dell’apericena si stacca solamente Davide Negri, che alle prese con problemi di surriscaldamento motore è costretto ad alzare il piede, ed accontentarsi della medaglia di legno, tenendo nonostante tutto a distanza la Lancia Delta di Paolo Pesavento.