Nonostante tutte le complicazioni di questi giorni la diciottesima edizione del revival Valpantena è riuscita a tagliare il traguardo del 2020, a vincere è stata la Porsche 911 di Maiolo ma a sancire l’ennesimo successo dell’evento è stata la partecipazione con 130 vetture al via.
Visto la tipologia di manifestazione improntata interamente sulla regolarità sport, chi temeva venisse meno la risposta dei partecipanti ha dovuto ricredersi, i centotrenta al via è un numero che non sfigura difronte ai centottanta dell’anno passato, soprattutto perché inevitabilmente è venuta meno la partecipazione straniera, visti i numerosi problemi che oggi si incontrano alle frontiere con regole che cambiano di giorno in giorno. L’organizzazione comunque ha fatto sforzi enormi perché in questo periodo per portare al traguardo un evento occorre una volontà di ferro, ma anche tanta competenza perché gli adempimenti richiesti dalle norme anti-covid non sono certo poca cosa. Basta vedere il calendario dei rally storici made in italy ridotto a soli tre appuntamenti Vallate Aretine, Elba e Smeralda, mentre tutti gli altri hanno gettato la spugna, unica eccezione quella della Grande Corsa che ci ha provato ma in questi giorni per le restrizioni imposte nelle zone rosse, è stata obbligata a passare la mano. Un grande fattore di orgoglio per gli organizzatori veneti essere riusciti a disputare un evento improntato sulla regolarità sport, una disciplina che nel panorama delle vetture storiche è considerata a torto una cenerentola, perché anche se la componente velocistica di queste gare è ovattata, trattandosi di prove a media permette a molte vecchie regine di calcare le strade in versione corsa originale, fattore che nei rally storici è azzerato dalla possibilità di evolvere le vetture più recenti (quelle degli anni ottanta), ma soprattutto quelle modifiche legate all’adeguamento alle nuove norme di sicurezza. Ad imporsi sui pressostati del Valpantena è stato il piemontese Marco Maiolo che con la sua Porsche 911 RSR in livrea Martini ha saltato sull’ultima prova la Lancia Fulvia HF di Giacoppo. Ma anche se non sono riusciti a battersi con la stessa precisione sui passaggi di precisione, non sono mancati i rallysti in attività come Campedelli, Battistolli e Lucky, ma soprattutto un gran numero di ex piloti che hanno appeso il casco al chiodo ma non riescono a sottrarsi al richiamo di questi eventi.
