VEDI MODENA E POI VINCI

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All’esordio nella terra dei motori, Elwis Chentre (nella foto di Dino Benassi) si aggiudica la gara che segna il ritorno del Città di Modena dopo aver contenuto l’indomito Ferrarotti ed il tenace Gorrieri. Ottima prova anche di Tosi e del rientrante Cappi. Baghin svetta nello Storico, Albertini nella Regolarità Sport.

Vedi Modena e poi vinci. Elwis Chentre è così: cala su strade mai viste prime e se ne va salutando tutti dal gradino più alto del podio. Non una novità, per il forte valdostano. Il quale concede una applauditissima replica nel 35° Rally Città di Modena: un’edizione speciale, che segna il ritorno di una gara dai grandi trascorsi scomparsa dai radar nazionali da cinque anni. E che si ripropone ora regalandosi, dunque, un vincitore di grande valore.

Chentre – navigato dalla locale Isabella Gualtieri sulla Grande Punto S2000-D’Ambra – prende il comando sulla seconda speciale, approfittando anche dell’uscita di Vellani-Amadori (Peugeot 207 S2000-Power Car) che si erano aggiudicati, per soli due decimi, la prova-antipasto della sera prima; la sensazione, tuttavia, è che Vellani fosse già al limite, mentre Chentre guida sempre in scioltezza, gestendo con sicurezza tutte le fasi di gara. E’ così che l’ex re del TRA riesce a tenersi dietro Ferrarotti-Romei, sull’auto gemella (by Trico): il reggiano parte un po’ abbottonato – non guidava quest’auto dall’autunno 2012 – ma nella seconda parte di gara attacca con decisione; assalto che gli vale un secondo posto sui generosi locali Gorrieri-Zanandel (207 S2000-RS) ma non sufficiente a mettere in difficoltà il rivale venuto dal nord ovest.

Dietro ai due mattatori, separati alla fine da 6”2, ecco il già citato Gorrieri, tenace e generoso su un’auto usata solo una volta, un anno fa: per lui il terzo posto (con due scratch all’attivo) vale un oro, considerando anche un errore di assetto che lo rallenta nel secondo giro di prove ed un problema d’idroguida sull’ultima prova.

Di grande spessore il quarto posto di Tosi-Del Barba (Renault Clio R3C-Gima); il pilota di Carpineti si conferma in stato di grazia dopo la bella vittoria nel rally day di casa. Dietro, un altro che merita appluasi: è Marco Cappi (con Marco Scorcioni su Mitsubishi Evo IX), autore di una gara grintosa dopo 15 anni d’inattività.

Seguono Incerti-Debbi (Renault Clio Maxi K11-RS), andati in crescendo e capaci di vincere il ‘derby’ con la migliore S1600, quella di Bonfatti-Albertini (Renault Clio-RS). Costi-Benassi (Renault Clio-Teknocar) primeggiano la combattuta A7 e agguantano l’ottavo posto davanti a Sandro Schenetti-Corradi (Mitsubishi Evo X N4-Publirace) e Stradi-Bonilauri (Clio A7-RS). Da segnalare il successo di Bernardi-Costi (Clio-BB Race) nella N3: a loro va così il Trofeo dei Piedoni.

Tra i delusi, oltre a Vellani, anche lo sfortunato Ferrari, davanti a tutti in N4 e appiedato dal cambio della sua Evo IX alla fine della penultima speciale; mastica amaro anche Gubertini, ko per lo stesso motivo dopo una sola prova ed estromesso dalla lotta per il primato in N3.

La gara riservata alle Storiche è appannaggio dei veneti Baghin-Ceron (Alfetta GT), vincitori di tutte le speciali, mentre la prova di regolarità sport è stata Albertini-Lucchi (Porsche 911).

Ancora una volta, il rally geminiano ha saputo richiamare sulle strade una notevole quantità di gente, segno che la passione per questa disciplina è sempre altissima in questa porzione di Emilia. Il ritorno dello storico rally – dopo che l’anno scorso si corse il rally dell’Emilia – è un passo importante verso il rilancio del rallysmo emiliano-romagnolo ed è auspicabile che la gara entri nel 2015 nel TRN di Zona.

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