Come in Estonia anche in Finlandia in coda al WRC viene mandata in coda una gara very short, appena settantasette chilometri e cinque speciali: la Harju di ieri e le quattro del WRC disputate questa mattina. Ottantotto le vetture al via tra le quali la Peugeot 208 di Matteo Fontana e Arnaboldi quindicesimo assoluto.
Per gli ottantotto equipaggi in coda al WRC, iscritti al Ralli Vetomies doveva essere una festa, e così è stato anche se la pioggia non è stata certamente la ciliegina sulla torta. L’esatta replica a quindici giorni di distanza di quando si era visto in Estonia, con tantissimi equipaggi pronti a fare un po’ di vetrina mondiale, ma sempre e solamente una piccola fetta della gara dei big. Un altro segno lampante di quanto le gare con chilometraggi importanti fatichino a trovare iscritti e quindi anche in Scandinavia, chi corre con le vetture di seconda fascia (ex gruppi N e trazioni anteriori dalle scadute omologazioni, ad una marea di BMW) opta per un genere di gare decisamente più compatte. La prima edizione del Vetomies è stata fatta nel 2004, quando la gara mondiale da un paio d’anni aveva visto crollare gli iscritti al di sotto di quota cento. Ma a differenza di altre nazioni il Vetomies non ha mai proposto una gara in fotocopia per mettere dentro omologazioni nazionali e scadute, ma una gara molto più corta rispetto alla sorella maggiore. Che in questi ultimi anni si è ridotta a una manciata di speciali, una gara di circa quarantacinque minuti. Quest’anno pioggia e fango hanno proposto un pizzico di pepe in più; a vincere è stata come sempre una gruppo N (La Mitsu di Joni Viitala), ma in queste condizioni le integrali di vecchia generazione non sono riuscite a monopolizzare tutto il podio, in seconda posizione si è piazzata la Corsa S2000 di Letho, integrale di media generazione. Invece il bronzo, con annesso gradino basso del podio, è andato alla BMW M3 a trazione posteriore di Lindroos. Bella la gara del giovanissimo Matteo Fontana sempre in coppia con Arnaboldi che continua il suo apprendistato sulle strade della Scandinavia, e chiude la sua gara in quindicesima posizione assoluta. Un gran bel risultato ottenuto al volante della piccola Peugeot 208 R2, una scelta buona per fare esperienza senza troppa pressione, ed avere delle risposte cronometricamente attendibili vista la concorrenza. Ma dal prossimo anno per accelerare il processo di crescita dovrà cominciare a fare gare più lunghe, nel WRC made in Jyvaskyla le tutto avanti al via erano appena quattro e questo significa correre contro se stessi, spesso sacrificando i tempi per concludere la gara, ma quelle gare sono l’unica via per imparare a gestire il proprio passo.