Il mondiale di rallycross WRX unitamente alla serie Americana GRC stanno vivendo una crescita verticale, ma le presenze ufficiali vere sono sempre state ridotte ad aiuti economici, con budget più o meno importanti, un trend che però Volkswagen ha invertito ed i risultati non lasciano dubbi.
L’ingresso nel mondiale di rallycross WRX di Volkswagen è stato a dire poco dirompente, sulla falsariga di quello che da un paio di stagioni ha portato i Beetle seguiti dal Team Andretti a dominare la serie a stelle e strisce GRC. Nel WRX dopo un inizio stagione segnato dal campione uscente Ekstrom, non c’è ne più stato per nessuno. Kristoffersson è andato a segno per ben sette volte vincendo a mani basse il titolo piloti, il primo da quando è stato istituito il World RX a non andare a qualche ex riciclatosi nel rallycross. A completare il trionfo c’è anche un successo scratch di Solberg e il titolo Team che ha vinto con anni luce di vantaggio. Come negli USA l’intervento di Volkswagen ha stravolto il concetto di ufficiale, che sino ad ora era legato ad aiuti economici dati a strutture che costruiscono e gestiscono le Supercar. Un aiuto che a volte è stato anche tecnico, consentendo l’accesso ai propri reparti tecnologici per migliorare motorizzazioni ecc.. Ma nel concreto mai nessun costruttore si era preso in carico di fabbricare in toto una vettura, cosa che Volkswagen ha fatto per prima o se vogliamo si è ripetuta dopo avere sfornato i Maggioloni del GRC. In pratica il team Vw Sweden di Kristoffersson e il PSRX di Solberg, quest’anno hanno messo solamente il supporto logistico e la gestione vetture sui campi gara. Adesso però bisognerà vedere quale sarà la reazione della concorrenza, ed in particolare quella di Sochaux che si sta preparando ad un intervento altrettanto importante.