Quello dato dalla Hyundai alla FIA ha tutta l’aria di un ultimatum da prendere molto sul serio, il punto nodale non sono le regole per il 2027, ma i cambiamenti per i due anni di proroga venticinque e ventisei. Per ora in Toyota non si sono sbilanciati più di tanto, ma è chiaro che la filosofia di ridurre la forbice tra rally1 e rally2 non piace a nessuno.
Al Safari finalmente qualcuno ha messo giù le sue carte, ed a farlo è stato un Abiteboul che in un solo anno ha imparato a destreggiarsi alla grande nel mondo della politica dei rally. Una partita che va avanti oramai da dicembre su uno schema consolidato, con Hyundai in prima fila a portare le proprie istanze, e Toyota un passo indietro ma su posizioni assolutamente simili. A quanto pare non c’è nessuna voglia tra i costruttori di fare un fronte comune, anche quando le posizioni non sono così differenti almeno nella sostanza. Via l’ibrido, riduzione dell’aerodinamica, e una flangia più piccola nasconde delle incognite troppo grandi su quali saranno le ripercussioni prestazionali; sull’altro fronte ci sono le rally2 plus, ed il rischio queste possano, in condizioni particolari, avvicinarsi troppo spaventa tutti. Gli unici alla finestra con il sorriso sotto i baffi sono gli uomini di Mlada, senza cambiare la loro politica attuale, ovvero pensare ad un ingaggio mondiale oltre il WRC2, con qualche dettaglio in più o in meno rischiano di mettersi in mostra non solamente in maniera occasionale e fortuita come è successo allo Sweden. Da una parte ci sarebbe un impegno limitato e tanta resa, dalla parte delle rally1 invece una bella dose di lavoro in più, a fronte di una vettura i cui costi non risultano ridotti più di tanto. Questo volendo attribuire un valore simbolico molto basso al lavoro necessario in galleria del vento, ma tutti sanno che non è così. Linee guida tecniche per un regolamento da fare entro giugno e di cui nello specifico nessuno sa niente, sono mal digerite anche alla M-Sport, Wilson e soci sino ad oggi non hanno alzato la voce, ma di perplessità ne hanno già espresse parecchie. La richiesta data da Hyundai alla FIA di mettere sul piatto la traccia delle regole prima di giugno, ha il sapore di un ultimatum bello e buono. Ma sotto il profilo tecnico per un costruttore dovere attendere la ratifica del consiglio di Giugno, per conoscere le regole e di conseguenza muoversi è un tempo quasi insufficiente. In maniera particolare oggi con le giornate di test contingentate all’osso. E’ quindi evidente che le basi delle regole dovranno essere fissate entro aprile, e probabilmente una o due delle tre azioni previste: eliminazione dell’ibrido, riduzione della flangia e riduzione dell’aerodinamica dovranno essere abortite.