L’idea di ridurre i chilometri del mondiale, e togliere una giornata di gara perorata dal Promoter e le commissioni legate al WRC, è stata cassata in maniera decisa dal consiglio mondiale, ma a quanto pare il promotore non sembra intenzionato a mollare, ed ora a turno sta pilotando interviste a piloti e navigatori (gli ultimi Haltunen e Mikkelsen) che chiedono gare più corte.
Nella maggior parte dei casi fa sorridere la posizione di molti fan quando sparano a zero sulla FIA, definendoli una classe incompetente e lontana dal motorsport. Peccato che quando ci si cala nella realtà ci si rende conto che le proposte più controverse (osteggiate dagli appassionati) oramai arrivano direttamente dai protagonisti del WRC, case costruttrici, piloti e promoter. Al traino del promotore oggi troviamo anche le commissioni WRC e Rally, dove spiccano nomi notoriamente più vicini al promotore e non alla FIA. Impossibile accusare questi di incompetenza, o di non conoscere la materia, è però evidente il conflitto di interesse dove ognuno pensa a curare l’interesse del suo orticello, ed i piloti sono la banderuola più propensa a seguire l’aria che tira. Se prima del 19 ottobre, data del consiglio mondiale, alcune decisioni per voce dello stesso promotore venivano date per fatte, con un 2024 che avrebbe già presentato delle gare in formato ridotto. Dopo il 19 ottobre è calato il silenzio, quasi tutte le proposte sono state rinviate al mittente in attesa della formazione di una commissione sotto il controllo FIA che farà da filtro. Anche se non definitiva una sonora bocciatura. Passata qualche settimana promoter e commissioni hanno cominciato a rilasciare qualche timida dichiarazione che rinviava tutto al 2025, ma il progetto sembrano non averlo accantonato del tutto e ora stanno ritornando alla carica. E’ però cambiata la strateggia, adesso vengono mandati avanti con la stampa piloti e navigatori, dove l’esordio è sempre lo stesso, aggiungeremmo incontestabile “il WRC sta perdendo interesse, ed il ritorno mediatico è ai minimi storici”. Quello che stanno gridando una moltitudine di fan e appassionati oramai dagli ultimi anni della seconda decade. La ricetta proposta tranne qualche divagazione personale è stranamente la stessa per tutti i piloti, eventi più concentrati: meno chilometri, meno giornate di gara. L’ultimo soldatino mandato avanti è stato Mikkelsen, ma circa una settimana fa è stato Halttunen, personaggio schivo e non certo un chiacchierone, che ha rilasciato un intervista incentrata tutta sulla necessità di cambiare. Peccato tutti parlino di ridurre, sempre in nome del nuovo, ma non ci sia una sola riflessione su quali sono i reali benefici sulla popolarità e sul ritorno mediatico di una gara più corta. A questo punto non ci resta che attendere il prossimo a farsi avanti, la prossima puntata di una soap che potrebbe trascinarsi per tutto l’inverno.