Nel consiglio mondiale di dicembre sono state tracciate le linee di massima che dovrebbero guidare il dipartimento tecnico nella stesura dei regolamenti per il 2027, un lavoro lungo e complicato ma arrivare al consiglio mondiale FIA di fine inverno senza mettere nulla sul banco, nemmeno qualche indicazione più precisa è abbastanza preoccupante.
Attendersi una bozza di regolamento tecnico per il venti ventisette era difficile da immaginare, con soli due mesi a disposizione il tempo era davvero troppo poco. Viste però le indicazioni molto generaliste emerse dal consiglio mondiale del motorsport FIA di fine anno (2024), tracciare qualche linea per circoscrivere i campi di azione sarebbe stato il minimo sindacale. Invece tutto è stato rimandato al consiglio mondiale FIA del dieci giugno a Macau, nell’ambito della conferenza FIA di metà anno. Dalla riunione di ieri di sostanziale per il mondo dei rally è emerso poco o niente, qualche aggiustamento fisiologico sui calendari e nulla più. Un’altra mezza occasione persa, principalmente da un dipartimento tecnico che si trova ad affrontare delle linee guida decisamente open. Anni luce dai regolamenti blindati (anche sui bulloni da usare), con i quali sono nati e cresciuti i tecnici federali, a cominciare dal responsabile del dipartimento tecnico e sicurezza Xavier Mestelan-Pinon. Un terreno sul quale danno l’impressione di muoversi alla cieca, ed a complicare il tutto ci pensano i costruttori oggi presenti che stanno tirando la FIA per la giacchetta, ognuno in una direzione contraria all’altra. Al prossimo consiglio di giugno a Macao mancano tre mesi e una decina di giorni, un tempo relativamente breve per riuscire a realizzare una bozza quasi definitiva, che riesca a dare delle risposte certe ai motori termici, prendendo in considerazione carburanti sintetici e idrogeno, i principali combustibili su cui si sta disegnando il futuro a breve. Risposte che però devono tenere aperta la porta al connubio termico, elettrico, ovvero quell’ibrido affrontato in maniera sbagliata, chiuso in maniera ancora più raffazzonata di quando era stato introdotto. Tra le nuove motorizzazioni ci sarà anche il full-elettrico, ma il 2027 è dietro l’angolo, ed oggi non ci sono costruttori interessati a breve, un fattore che concede tempistiche più diluite per scendere nei particolari di un regolamento dove la balance of performance è tutta da scoprire.