WRC L’ORDINE DI PARTENZA NON CAMBIA

0

L’argomento “ordine di partenza” infuoca i dibattiti tra i fans, ma soprattutto tra i piloti del WRC, oramai da una decina di anni, ovvero da quando è stato introdotto. Quest’anno la proposta avanzata in commissione WRC, sia pure molto più soft rispetto alla tradizionale Qualifying dell’ERC, sembrava dovere andare in porto ed invece è stata bocciata.

La prova di qualifica, quella che nell’Europeo determina l’ordine di partenza nella prima tappa della gara, ha dimostrato nel tempo di funzionare bene, e garantire una buona equità sportiva. Questo nonostante qualche stortura, vedi chi paga o perde minutate in qualifica, per partire dopo i primi quindici che hanno diritto a scegliere la propria posizione, in base al risultato nella qualifying. Un sistema che nel mondiale era stato adottato per un paio di stagioni, all’inizio del passato decennio; modificato per evitare di avere delle stagioni con dominatori come Loeb e Ogier. Capaci di portarsi a casa i due terzi del campionato (dalle otto alle dieci gare a stagione). Il concetto  da una parte ha prodotto gli effetti desiderati, allargando la rosa dei vincitori; ma a netto discapito dei valori in campo, creando degli equilibri drogati. Prima Ogier negli anni targati Volkswagen, ed a seguire tutti i top driver del mondiale si sono lamentati di questo sistema, ma la commissione WRC dove domina il promotore ha sempre cassato ogni proposta di cambiamento. Ed anche questa volta si è ripetuta bocciando l’ennesima proposta di reintrodurre una speciale di qualifica, da quanto è trapelato andando a sommare alla lista dei contrari il rappresentante degli equipaggi. Una regola sulla quale in passato anche la nostra è stata una voce molto critica, questa volta però visto il genere di proposta il dubbio sia stato un bene è più che lecito. Secondo la proposta presentata a concorrere nella qualifying sarebbero stati i primi tre della classifica generale del WRC, ed in base al risultato avrebbero potuto scegliere in quale posizione partire, ma sempre all’interno delle prime tre posizioni. Un alchimia complicata quanto assurda, studiata da dei veri geni del cerchiobottismo, studiata per dare un contentino ai tre, quattro piloti in lotta il mondiale piloti, in maniera da chiudergli la bocca. Ma continuando a proporre delle classifiche drogate, favorendo sfacciatamente chi parte dietro, in particolare i piloti part-time. Una regola che andrebbe assolutamente rivista, posizione da noi sostenuta sino da quando è stata introdotta, ma il fatto questa particolare proposta sia stata bocciata forse non è un male perché la toppa sembrava peggio del buco.

Share.