Il 15 gennaio a Salisburgo WRC Promoter, Red Bull, e la FIA presenteranno il WRC 2022 protagonisti e vetture, una settimana scarsa che però rischia di essere insufficiente a chiarire i misteri di un calendario che non ha ancora risolto il mistero di chi andrà a coprire lo slot vacante di agosto.
La presentazione del WRC a Salisburgo va a rimpiazzare Birmingham, un appuntamento che sembrava diventato un classico, ma dopo un paio di edizioni si era sgonfiato ancora prima dell’arrivo della pandemia. Un avvenimento che sarà trasmesso sui canali red bull a partire dalle 18.00 di sabato 15 gennaio, alla viglia della partenza delle ricognizioni del Montecarlo. Una occasione, forse l’ultima, per riuscire a metterci una pezza (dignitosa) allo slot di agosto del calendario WRC, ad oggi ancora vacante. Un’autentica pantomima che oramai va avanti dalla scorsa primavera, con un organizzatore di eventi che in tutti questi mesi si è inventato di tutto, compresa una petizione on-line per salvaguardare l’appuntamento WRC nel Regno Unito, ma in realtà nulla ha fatto se non rincorrere i soldi pubblici del governo Nordirlandese. Dopo essere comparso nella bozza del calendario estivo è scomparso da quella del consiglio mondiale di ottobre, per poi ciccare anche quella di dicembre. Le voci erano tutte per un’ufficializzazione del suo ingresso a stretto giro di posta, ma ad oggi con la befana alle spalle, questa non è ancora arrivata, anzi si è cominciato a parlare di Irlanda o Germania come se tra le due ci fosse un ballottaggio. In realtà se alla presentazione del WRC lo slot restasse ancora vacante la figura del promotore non ne uscirebbe certo rafforzata. Oramai è palese che ci sono interessi particolari per cui a qualcuno si è disposti a concedere un tempo di recupero più lungo di quello dei tempi regolamentari, tutto in nome dei soldi promessi. La realtà è quella di un calendario che oltre alle problematiche della pandemia è diventato ostaggio dei soldi ma soprattutto delle promesse di budget troppo spesso millantati. Ed a questo punto non ci sarebbe nemmeno da stupirsi se la candidatura gallese che era stata avanzata quest’estate, sia stata fatta rientrare con l’assegnazione dello slot di agosto, periodo che contrasta con gli interessi turistici del paese.