WRC SCOMMETTE SUL FINLANDIA

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Commissione e Promoter oramai stanno puntato tutte le loro fiches sulla Finlandia, una sorta di ultima spiaggia per riuscire ad imbastire una serie di gare che dia l’idea di un campionato degno di questo nome, nonostante le tante cicatrici.

Ufficialmente ogni comunicazione è rinviata a giugno e non potrebbe essere altrimenti, oggi è un momento liquido per tutti le governance mondiali, con risoluzioni che possono cambiare di giorno in giorno. Quindi i proclami o comunicati sono banditi, ed a regnare un po’ ovunque è la politica delle bocche cucite, ma in realtà dietro alle quinte si lavora senza sosta. Il momento dell’incertezza è durato poco più di un mese, ma da metà aprile la direzione su cui si sta lavorando è abbastanza concreta, ed il WRC ha scommesso tutto o quasi sulla Finlandia. Una scelta obbligata, perché andare oltre significa perdere troppi pezzi, penalizzando in maniera troppo pesante il valore del campionato. Come detto trattandosi di un progetto liquido per le parti in causa parlarne sarebbe sbagliato, ma soprattutto rischierebbe di destabilizzare realtà come quella Kenyota, oppure quella Neo Zelandese, che hanno sottoscritto dei contratti vincolanti da entrambe le parti. Anche se praticamente questi sono carta straccia, qualsiasi rottura che non arrivi dai rispettivi governi, oppure da problemi di logistica e quarantene, per evitare controversie di natura legale o politica in molti casi si attende che lo stop sia dato quando inevitabile oppure imposto. Questa era precisazione che era giusto fare perché il piano emergenziale a cui si sta lavorando in Finlandia è sulla data classica di quando era ancora Mille Laghi e si correva a fine Agosto. La data assegnata in calendario a inizio agosto propone una serie di problematiche non indifferenti, legate soprattutto al pubblico ed a delle normative post emergenziali che potrebbero entrare in vigore a fine luglio, quando teoricamente andrà a decadere lo stato di emergenza. Le linee guide allora sulla carta saranno chiare, ma il tempo per non inciampare in correzioni o problemi last minute sulle applicazioni di queste, per cui uno spostamento di almeno tre settimane è la cosa più logica da fare. L’obbiettivo è quello di mantenere il pubblico, cercando di bilanciare le direttive sul distanziamento sociale, con quelle di un grande evento. Tra le soluzioni si lavora a biglietti contingentati, per contenere e regolare l’affluenza, ed anche il fattore di un clima decisamente più piovoso, potrebbe non essere un ostacolo perché aiuterebbe fisiologicamente a ridurre gli afflussi, evitando così di negare l’accesso a troppi fans.           

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