Ventilato con l’introduzione delle WRC+, proposto con tutti gli entusiasmi del caso a metà stagione il WRC Trophy è arrivato sui banchi del consiglio mondiale di Vienna ma più che con il vento in poppa con una bonaccia di quelle da falsa partenza.
A sperarci sono in tanti, ma i giorni passano ed il WRC Trophy continua a restare saldamente fermo sulla rampa di lancio. Il consiglio FIA di Vienna ha ratificato la nuova serie support dedicata alle WRC vecchia generazione, ma viste le linee guida nemmeno i legislatori sembrano crederci poi così tanto. Chi si aspettava un calendario definito si è invece trovato un calendario open come nel WRC2. Le gare a cui un equipaggio potrà partecipare sono sette, mentre la classifica verrà stilata sommando i migliori sei punteggi ottenuti. Due sono i titoli assegnati uno piloti e l’altro navigatori. Ma ad esaltare l’incertezza che regna sono le ultime righe “Se si iscriveranno meno di cinque equipaggi nessun titolo sarà assegnato”. Si perché a parole i team ci vogliono provare tutti, ma trattandosi di una copia della vecchia Coppa “Armatori” di qualche anno fa gli avventori non sono così tanti, sopratutto con i tempi che corrono. Alla corte di Wilson si parla solo di tempi di fabbricazione delle WRC+, ed anche ci fossero ritardi nessuno sembra interessato alla soluzione WRC Trophy. I potenziali acquirenti per le vetture non mancano, ma si tratta di gentleman oppure team con mire principalmente nazionali. Per ora il solo Al Attiyah sembra avere manifestato interesse, certo che se in Vw arrivasse un team con i colori de Quatar e tre piloti si sarebbe a metà dell’opera. Altrimenti il cammino resta lungo ed accidentato.